Nei testi prevale un’idea malinconica, ma ottobre è tutt’altro che inerte e il sole non sa dirci addio
Ottobre: un mese, mi verrebbe da dire, bifronte, per gli aspetti contrastanti che presenta e, di conseguenza, per come lo vivono gli uomini. Lo cantano i poeti con innumerevoli sfumature e prospettive che ne offrono un quadro affascinante, ora strettamente descrittivo-naturalistico, ora in più profondo rapporto con l’uomo, con il tempo della sua esistenza, con la pluralità dei sentimenti che la stagione ottobrina gli ispira.
La prima immagine descrittiva che viene in mente è quella dello spogliarsi degli alberi del proprio manto verde. Dante Alighieri, sulla scorta di un passo dell’Eneide del suo ‘maestro’ Virgilio, nel terzo canto dell’Inferno della Commedia rappresenta l’affannoso accalcarsi sulle rive del fiume Acheronte dei dannati che si gettano nella barca del demonio Caronte per essere traghettati nel luogo della pena eterna, e li paragona alle foglie che cadono una dopo l’altra..
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13:45|October 10, 2025
Renata Patria