Poco più di tre mesi dopo la pubblicazione di una deliziosa raccolta di poesie (“Medicamentum”), Giorgia Cipelli dimostra, una volta ancora, la propria dimestichezza con la pagina scritta e torna protagonista nelle librerie. Lo fa con “I misteri del tempo”, un’opera- proposta dalla casa editrice bolognese “BookTribu” - fra le cui pagine la scrittrice e giornalista cremonese ha infilato uno tra i suoi principali interessi (l’Archeologia), delineando così un paio di figure (la giovane studiosa di Storia Antica Relinda Kay e lo zio, ovvero l’archeologo Venanzio Elmeruda) appassionanti e degne di nota. Quattro racconti scritti con la consueta creatività cui Giorgia ha abituato i lettori: storie con le quali l’autrice («Da raffinata e consumata artigiana della parola», come sottolinea Roberto Fiorentini nella prefazione al testo) ci conquista grazie allo stile elegante e all’originalità della narrazione. «È un libro del quale vado particolarmente orgogliosa perché, in primis, riassume un lungo lavoro di ricerca e di archiviazione che, in forma privata, svolgo da parecchio tempo. In più, esso contiene in maniera larvata la teoria che tra il Bene e il Male esista una stretta connessione.

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