Non è una questione di generi ma di qualità. Mentre la bacchetta di Beatrice Venezi viene bacchettata anche dal New York Times, che ne parla come dell’ennesimo caso di raccomandazione tipico del sistema italico, negli Usa celebrano Renato Zero spingendosi ad affermare che “i suoi concerti sono degni da far invidia a Lady Gaga”. Non è insomma l’ennesima diatriba di classica contro pop/rock, ovvero di Bach vs Beatles: più semplicemente è la presa di coscienza che nello stesso sistema solare chiamato Musica ci sono pianeti belli o brutti, aldilà del genere espressivo.

Poi, se vogliamo dirla tutta, negli Stati Uniti in questo momento dovrebbero un po’ guardarsi in casa loro, ma comunque finire sulle pagine di uno dei giornali internazionali più blasonati per una caso di italica malacultura non è un bel biglietto da visita.

In ogni modo pur non essendo diventato né mai stato un vero e proprio “sorcino”, ovvero un ortodosso adepto del verbo artistico di Renato Fiacchini (come si chiama all’anagrafe)...

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