

Cultura & Spettacoli
«Mogol-Battisti cantati e narrati in chiave ironica»
Da sinistra, Michele Guatterini, Diego Pallavera, Armando Cocchi ed Enrico Dabellani
Le Luci dell’Est. Il cantante, Diego Pallavera: «Solidarizziamo con le disavventure degli artisti»
Figlia del sodalizio Battisti-Mogol, La luce dell’est prendeva vita nel 1972. Da quel brano, l’ispirazione per la fondazione di una tribute band - Le Luci dell’Est - attiva nel panorama cremonese.
«Per la scelta del nome, abbiamo fatto, banalmente, una lista di ipotesi e questa ci è sembrata quella più particolare e poetica - ci ha spiegato il cantante, Diego Pallavera -, quindi ci siamo affidati a questo. E ci ha portato fortuna: i concerti non sono mai mancati e il pubblico è sempre cresciuto».
Insieme a lui, Armando Cocchi (tastiere e arrangiamenti), Michele Guatterini (batteria) ed Enrico Dabellani (chitarra). «Michele e Armando suonavano già in una band tributo a Battisti da oltre 10 anni - aggiunge Pallavera -. E a inizio 2019, Armando mi ha contattato per chiedermi di entrare a far parte di questo progetto».
Le luci dell’est si sono esibite lo scorso 27 ottobre al Teatro Filodrammatici di Cremona.
Ci racconti il suo rapporto con l’arte di Lucio Battisti.
«Battisti è stato uno dei primi riferimenti musicali, quindi questo progetto per me è stato un po’ come ripercorrere i miei ricordi. Unitamente al fatto che Battisti ha ancora un potere evocativo incredibile, per aver creato canzoni immortali, nella sua capacità di sviluppare armonie e arrangiamenti, nella sua volontà di sperimentare...
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00:00|October 30, 2025