

Cultura & Spettacoli
«Maschere senza tempo e ognuno può dire la sua»
Lorenzo Samanni durante uno spettacolo
Intervista all'attore e regista Lorenzo Samanni: da Shakespeare ai “Fight Club Teatrali”
Oscar Wilde scriveva: «L’uomo è poco sé stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera e dirà la verità», frase attuale ieri come oggi. Nell’ambito del progetto “Settembre Rivoltano – nsèma a Riòlta” lo scorso mese è andato in scena lo spettacolo teatrale “Arlecchino Diavolo a Quattro”, organizzato da Camminiamo Insieme, associazione impegnata in percorsi di inclusione sociale per persone disabili.
«Non mi arrogo il diritto di etichettare il mio teatro come “inclusivo”, perché il teatro lo è per definizione. Nelle grandi produzioni ovviamente ci sono selezioni, anche feroci, ma alla sua radice il teatro è un’attività per tutti, dove ognuno può dire la sua - spiega Lorenzo Samanni, attore e regista dello spettacolo -. In questo caso, l’idea è nata una sera, seduti al bar dopo le prove, discutendo del fatto che l’aspetto fisico degli attori spesso condiziona la scelta del personaggio. Per la fisicità che ho io, ad esempio, non potrei mai fare Arlecchino, che per tradizione è piccolo e agile. Quando abbiamo notato che nessuno al tavolo aveva le caratteristiche adeguate a interpretarlo, è nata la gag che poi è diventata il tema dello spettacolo»
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15:48|October 10, 2025
Francesco Gamba