

Cultura & Spettacoli
«L’impegno per rivendicare il diritto a far sentire la propria voce»
Valeria Palumbo
Valeria Palumbo ospite a Bookcity. Pioniere del giornalismo; più forti delle discriminazioni
Che “sapore” ha la realtà raccontata dalla “voce delle donne”? Quello della perseveranza, della volontà e dell’intraprendenza di chi non si è arreso di fronte ai “no” e alle discriminazioni. Pioniere del giornalismo che hanno rivendicato il diritto delle donne di far sentire la propria voce, ampliando una visione del mondo per lungo tempo prerogativa di uno sguardo esclusivamente maschile. Si deve, a loro, alle “pioniere” della carta stampata di ieri se oggi le donne - sebbene la strada verso una reale parità non sia ancora del tutto completata -, si sono potute appropriare di una voce pubblica.

Valeria Palumbo, storica delle donne e giornalista, che ha raccontato la vicenda umana e professionale di alcune di loro – da George Sand a Nellie Bly, da Matilde Serao a Olga Ossani -, nel libro “La Voce delle donne” sarà tra gli ospiti di Bookcity a Cremona (l’incontro sarà a Palazzo Affaitati, martedì 11 novembre ore 18, ndr). Un libro edito da Laterza che rappresenta «la sintesi di un impegno che, attraverso ricerche, libri e narrazioni teatrali, porto avanti da lungo tempo. Qui, nello specifico, mi sono occupata del periodo che va dalla fine del ‘700 agli anni 60 del ‘900: un’epopea incredibilmente ricca di figure femminili, alcune delle quali ancora oggi molto famose altre completamente dimenticate. C’è da dire che, anche noi giornaliste quando entriamo nel “nostro” mondo sappiamo poco o nulla di quanto è avvenuto prima. Ma è indubbio che nel settore della carta stampata, nelle cosiddette testate generaliste – continua Palumbo –
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Carla Parmigiani