

Cultura & Spettacoli
«Lavorare la pietra? Quasi un abbraccio»
La giovane scultrice cremonese, Alice Mattarozzi al lavoro
Alla giovane artista cremonese, Alice Mattarozzi, due prestigiosi premi: prediligo l'immagine pulita, non invasiva
Ventidue anni, nata a Cremona, studentessa di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, membro dell’Associazione Artisti Cremonesi, curatrice: questo l’identikit di Alice Mattarozzi, giovane artista locale che nel 2025 ha ricevuto importanti riconoscimenti come il Premio Giovani alla “Biennale di Genova 2025. 6° Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea” e il prestigioso “Premio Arte 2025” di Cairo Editore per la sezione Accademia.

Alice è giovane, ma ha le idee chiare e la testa sulle spalle. Il suo parlare è spigliato e gentile, interessato al confronto e al trasmettere la poetica che sottende il suo fare. Non ricerca il conflitto. Al contrario, è più incline a rimboccarsi le maniche per trovare soluzioni armoniose e rispettose. Come? Partendo dal tatto. Dalla gioia che le provoca toccare la pietra e i materiali naturali. Trovando pace nell’ascolto silenzioso e profondo. Semplicemente: liberandosi del superfluo. Per la giovane artista l’arte è “un atto rivoluzionario”, un punto di partenza per un cambiamento che può travolgere il modo in cui percepiamo la realtà, ci confrontiamo e ci riconosciamo. L’accettare e abbracciare il fatto che ogni medaglia ha sempre due facce e che ogni opinione conta.
Gaia Badioni