Al via il Festival di Torre de' Picenardi. Volpi, direttore artistico: film e documentari, atti poetici e al tempo stesso politici
Il F.I.D.U.CI.A. Festival – Festival Internazionale del Documentario Urbano e del Cinema Ambientalista torna a Torre de’ Picenardi per confermarsi come uno degli appuntamenti più vitali nel panorama del cinema del reale. Nato per dare voce alle urgenze ecologiche e sociali del nostro tempo, il Festival si è trasformato negli anni in un laboratorio di sguardi: un luogo in cui autori, studiosi e spettatori si incontrano per riflettere su come il cinema possa farsi strumento di consapevolezza, trasformazione e fiducia. Abbiamo parlato con la direzione artistica del Festival, nella figura di Giacomo Volpi, che ci ha raccontato il senso di questa nuova edizione, il legame con la Bassa padana e il potere del documentario nel restituire la complessità del mondo contemporaneo.
In questi anni il cinema ambientale ha assunto un ruolo sempre più centrale nel dibattito pubblico. Qual è, secondo lei, la forza del documentario nel restituire la complessità delle crisi ecologiche contemporanee?
«Il documentario ha una forza che nessun altro linguaggio possiede: riesce a restituire la realtà nella sua complessità, senza ridurla a un messaggio o a uno slogan.

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Paola Silvia Dolci

