

Cultura & Spettacoli
«La bellezza e darsi tempo, come atti di resistenza»
Scripta, (foto Maria Parmigiani)
Simona Galbiati, da Firenze, torna a Scripta: un po' artista, un po' artigiana tra illustrazioni, rilegature e incisioni
Dal suo laboratorio tra gli ulivi all’Impruneta (nei pressi di Firenze) ai Chiostri del Centro Culturale sant’Agostino a Crema, Simona Galbiati torna a Scripta, con le sue rilegature artistiche, le incisioni e le illustrazioni. A metà «tra un’artista e un’artigiana. Da una parte le illustrazioni ad acquerello e a matita, che poi digitalizzo per fare delle stampe, dall’altra le incisioni (xilografia e linoleografia) e la rilegatura di quaderni e agende, album e scatole che realizzo personalmente».
Come è avvenuto l’approdo a questo tipo di professione?
«In realtà provengo da un mondo molto diverso. Milanese d’origine, dopo gli studi alla Bocconi ho lavorato dieci anni nella cooperazione allo sviluppo con un’agenzia delle Nazioni Unite, sono stata a Trinidad e Tobago, a Il Cario e, anche a Firenze per l’Unicef. Nel frattempo, però, ho sempre avuto una particolare attenzione, un impulso, che coltivavo fin da piccola, verso il mondo dell’arte, e quindi mentre facevo la vita da cooperante, per hobby, seguivo corsi di disegno, di pittura, di rilegatura.
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Carla Parmigiani
