“Luce solida” è il titolo dell’ultima fatica letteraria del poeta cremasco Alberto Mori, dedicata a Paolo Ginelli e ispirata dalla lettura di un libro di Virginia Woolf. Venerdì 14 novembre alle 17.30 lo scrittore cremasco presenterà la silloge di liriche alla Libreria Cremasca (via Dante Alighieri, 20, a Crema).  Durante la performance interverranno Amedeo Anelli e Franco Gallo e si assisterà alla composizione e decomposizione della luce nella sua consistenza attraverso la costruzione di un solido, il dodecaedro, evocato dalla materia sonora della parola. La raccolta poetica Luce solida, edita da Fara editore, richiama atmosfere pittoriche dechirichiane e hopperiane, ossia racchiude il pieno enigmistico di De Chirico e il vuoto narrativo statico di Hopper che si alternano in una dialettica per ricomporre l’assurdo e il vero della finzione visiva. Il libro conferma e direziona la “macchina da ripresa” dell’artista sul rapporto visione-scrittura, consolidando una traiettoria di ricerca che si mantiene coerente e vitale nel tempo. Il gesto poetico di Mori non è mai descrittivo, ma distillato perché si snoda nella complessità spazio-temporale mediante schemi visivi del vissuto, sensibili alle sfumature. «Il libro - spiega Mori - è dedicato a Paolo Ginelli, ...

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