

Cultura & Spettacoli
Dentro le ferite dell'esistenza
Fausto Pirandello, “Composizione (Siesta_ rustica)”, 1924-1926, olio su tela, part., Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone© Fausto Pirandello Calogero, by SIAE 2025 Ph. Credit: Studio Vandrasc
Nel periodo cruciale che va dal 1920 al 1945, la nuova narrazione dei protagonisti dell'avventura espressionista italiana
L’11 settembre è stata inaugurata a Vercelli, allo Spazio ARCA (Ex Chiesa di San Marco), una mostra dedicata all’Espressionismo Italiano, composta da opere realizzate tra il 1920 e il 1945 da artisti quali Renato Birolli, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Fausto Pirandello, Aligi Sassu, Emilio Vedova e molti altri, i quali seppero affermare con forza una visione indipendente, sottraendosi alle imposizioni culturali dominanti e scegliendo, attraverso una ricerca personale spesso coraggiosa e controcorrente, di raccontare la fragilità, la solitudine e la tensione esistenziale dell’ uomo, anziché aderire ai modelli celebrativi imposti dall’epoca. Lungo un itinerario che si sviluppa per nuclei tematici - il colore come forma di resistenza, il ritratto come ricerca dell’identità, il presente come soglia inquieta della memoria - il visitatore è invitato a mettere in discussione ogni idea pacificata di storia e di rappresentazione. Corpi sbilanciati, nature morte inquietanti, città sognanti, figure ai margini della società ed una disarmante quotidianità sono l’oggetto di una narrazione pittorica caratterizzata da deformazione, empatia, scavo emotivo che spingono il riguardante a ‘entrare’ nelle ferite dell’esistenza e della storia.
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12:43|September 19, 2025
Raffaella Colace