Per la rubrica "La svolta" intervista a Andrea Marchesi, dj e conduttore radiofonico
La vera svolta... è quella che non ti aspetti. La prossima. L’intervista si chiude con un coup de théâtre. Può essere una svolta, anche un sogno: «Mi piace tanto quello che faccio, mi diverto ancora, però se devo dire un sogno, non lo so.... Forse sparire nel nulla. Lontano da tutto il pazzo mondo». Non senza prima, però, aver affidato la propria voce all’intelligenza artificiale. Ironico, loquace, da sempre appassionato di musica e di tecnologia, Andrea Marchesi, cremonese, è dj, è conduttore a radio Deejay insieme a Michele Mainardi (anche lui cremonese, un’amicizia che risale agli anni del liceo) ma anche speaker e presentatore di eventi. Mille volti di una professione, in continua evoluzione. Per stare al passo con i tempi, anzi «la nostra professione per sua stessa natura dovrebbe in qualche modo anticiparli». Quello che conta, dice, «sia quando parli che quando metti musica è lo scambio di emozioni, è creare feeling con chi ti ascolta..». A radio Deejay lo si può ascoltare all’ora dell’aperitivo in coppia con Michele: racconti di vita, aneddoti e linea diretta con gli ascoltatori. Come presentatore, qualche sera fa era al Teatro Ponchielli per il talk sull’adolescenza; a fine giugno lo rivedremo in azione alla consolle per Stradeejay, una sua “creazione”.
Andrea, come nasce la passione per fare il DJ?
«Ero ragazzino, ascoltatore di Radio Deejay tra l’altro».
«Ero ragazzino, ascoltatore di Radio Deejay tra l’altro».
Fedele alla linea...
«Fedelissimo. Era la fine degli anni ‘80 e come moltissimi ragazzini, tornato da scuola, mi sintonizzavo su una giovane radio Deejay per ascoltare Albertino e il Deejay Time. Mi sono appassionato alla musica che passava e al suo modo di condurre: Albertino è sempre stato un innovatore, un comunicatore moderno e simpatico. Il suo linguaggio, il suo modo di porsi davanti a un microfono e la musica che passava sono state le scintille che hanno acceso in me questa passione....
«Fedelissimo. Era la fine degli anni ‘80 e come moltissimi ragazzini, tornato da scuola, mi sintonizzavo su una giovane radio Deejay per ascoltare Albertino e il Deejay Time. Mi sono appassionato alla musica che passava e al suo modo di condurre: Albertino è sempre stato un innovatore, un comunicatore moderno e simpatico. Il suo linguaggio, il suo modo di porsi davanti a un microfono e la musica che passava sono state le scintille che hanno acceso in me questa passione....
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00:00|May 9, 2024
Carla Parmigiani

