Soggetto caro a pittori e scultori: le più antiche raffigurazioni risalgono all’epoca classica
Putti con chioma riccia e rossa, giovani alati che planano dal cielo, dipinti in schiere gloriose o da soli, accanto agli uomini: da sempre gli angeli sono un soggetto caro a pittori e scultori che guardano ad una solida tradizione iconografica inserendo, talvolta, pennellate creative. Le più antiche raffigurazioni di queste creature risalgono all’epoca classica e, come accade anche nella tradizione religiosa, sono legate al cielo e al mondo divino. Ermes, è l’esempio più conosciuto: il messaggero degli dei è un giovane forte e scattante e con ali ai piedi o posizionate sull’elmetto per poter muoversi velocemente e consegnare messaggi. Cupido è un bambino (o poco più) con ali che spuntano dalle scapole e un arco con frecce in mano sempre puntato verso una nuova coppia di amanti. Come spesso accade, il mondo classico ispira l’arte dei secoli successivi. L’iconografia paleocristiana che, nei primi secoli si deve plasmare e consolidare, raccoglie molti spunti dall’antico per rivestire oggetti e figure con una nuova missione e nuovi messaggi.
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12:23|October 3, 2025
Elena Poli