Nell’arte, che semplifica temi complessi senza svalutarli, planano sulla terra a protezione degli umani
Per completare il racconto riguardante la presenza divina nell’arte, dopo aver definito ruolo e aspetto delle schiere più vicine alla sfera celeste, è il momento di approfondire la figura dell’angelo che, in base al contesto e al periodo storico, assume significati e ruoli differenti.
Riprendendo lo schema proposto dallo Pseudo Dionigi l’Areopagita, gli angeli si trovano al terzo posto della terza gerarchia. Questo non significa un declassamento o un non apprezzamento del loro incarico e della loro natura, ma la posizione gerarchica indica la maggior vicinanza al mondo umano. L’angelologia sottolinea l’unicità di questi individui che sovrintendono ogni azione umana e sono considerati i custodi della memoria della vita. Per questo motivo si attribuisce un angelo per ciascun singolo individuo e fin dal Concilio di Trento si definisce il culto dell’angelo custode a guida e protezione di ciascun essere umano. Nell’arte, poi, la figura angelica assumerà caratteristiche differenti a seconda del ruolo che gli viene attribuito.
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13:25|October 24, 2025
Elena Poli

