

Cultura & Spettacoli
«Anche da spente le luminarie ci parlano di luce»
"100 giorni" - Massimo Bartolini [foto Andrea Rossetti]
“100 giorni”, la mostra di Massimo Bartolini in San Carlo, a Cremona. La frase ripresa da un graffito nel carcere di Cremona
Fino al 16 gennaio 2026, la chiesa sconsacrata di San Carlo a Cremona accoglie 100 Giorni, un’installazione site-specific di Massimo Bartolini, che racchiude i temi cardine della sua ricerca artistica. Bartolini, artista toscano classe 1962, è noto per interventi che ridisegnano lo spazio e la percezione, ponendo lo spettatore su una soglia tra esperienza sensoriale e dimensione immaginativa. All’ingresso della navata campeggia una grande luminaria siciliana inerte, una struttura lignea e luminosa usualmente impiegata per feste popolari e celebrazioni religiose nel Sud Italia. Qui, però, è presentata nella sua condizione “dormiente”, priva di luce e ridotta all’intelaiatura essenziale. L’impatto è quello di un corpo architettonico di geometrie modulari che delinea uno spazio diafano, sospeso tra promessa e disillusione, come se la festa fosse congelata, forse già conclusa o non ancora iniziata. In netto contrasto con l’oscurità della luminaria, sul retro dell’altare un neon rosso si accende, rivelando due scritte murali recuperate dal carcere di Cremona. Mentre la luminaria spegne la luce del rituale collettivo, il neon accende la parola individuale: una frase intima diventa dichiarazione luminosa, sospesa nella penombra sacra della chiesa. Questa operazione richiama i precedenti lavori di Bartolini in cui la luce scrive messaggi: emblematico è Anche oggi niente (MAXXI, 2008), dove una cascata di 250 lampade al neon si ricomponeva infine nella frase luminosa “anche oggi niente”, tratta dai diari di Cesare Pavese. Come in quell’opera, anche qui l’artista dà forma visiva a parole cariche di assenza, facendo emergere dal buio una testimonianza personale.
Bartolini, come è nata l’idea di questa installazione e cosa rappresenta per lei il titolo “100 Giorni”? 
«Il progetto 100 giorni parte da lontano, da Palermo, e trova qui a Cremona un ulteriore sviluppo che mostra altri aspetti. Qui si parla di un momento di rottura di una consuetudine, il momento in cui le certezze si infrangono e ciò che è noto diventa estraneo. Il titolo 100 giorni è una parte di un testo di uno dei due graffiti provenienti dal carcere di Cremona…la frase completa era : ho trascorso in questa cella giorni 100. Quindi è un conteggio, il cui totale diventa un annuncio e una commemorazione...
![Massimo Bartolini [foto Pasquale Abbattista]](https://mondopadano-naxos-space-250gb.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/mondopadano/stories/2025/10/31/internals/cf19838d-740e-4160-80c6-6bcaa9910652.jpg)
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12:04|October 31, 2025
Paola Silvia Dolci