Attualità

«Un impossibile che diventa reale»

Marta Cartabia, ex presidente della Consulta ed ex ministro, parla a Cremona di giustizia riparativa

L’inizio della pace è sentire il dolore dell’altro. E dunque, ammettere che il dolore viva anche in chi ha commesso un reato. Il ponte che getta la giustizia ripartiva ha le sue fondamenta in questo assunto scandaloso. E nella conseguente modalità operativa altrettanto scandalosa: vittima e carnefice possono, devono incontrarsi, ascoltarsi, provare a capirsi. Ma come? E può davvero portare, questa strada indicibile, al bisogno di pacificazione che alberga in tutti? 
Adolfo Ceretti e Marta Cartabia - ovvero: il “papà” e la “mamma” della giustizia ripartiva - ne hanno parlato mercoledì sera in una aula magna della Cattolica gremita di persone, ultimo step di un percorso promosso dalla Diocesi e dal Comune di Cremona per mettere a fuoco il tema. A moderare, il professor Francesco Centonze, docente di Diritto penale alla Cattolica. 
Adolfo Ceretti è professore ordinario di Criminologia e docente di Mediazione reo-vittima alla Bicocca di Milano. È il massimo conoscitore e divulgatore della giustizia ripartiva in Italia. Lo è diventato suo malgrado, in un percorso che nasce da una perdita, poi tramutatasi in occasione. Quando Ceretti è studente di Giurisprudenza alla Statale di Milano, affascinato dalla materia di cui diventerà esperto, vede assassinato il suo maestro, Guido Galli, magistrato e figura determinante nella lotta al terrorismo. Proprio questa esperienza fortissima della perdita apre in lui domande e desideri di risposta che lo portano casualmente(ma esiste il caso?) ad imbattersi imbatta in un articolo che parla proprio di giustizia ripartiva. E che gli fa dire: «Nient’altro, prima di allora, aveva risposto così profondamente alla domanda di giustizia mite che sentivo dentro di me». 
Marta Cartabia è docente di Diritto Costituzionale alla Bocconi, è stata presidente della Consulta e ministro della Giustizia nel governo Draghi. In quest’ultimo ruolo - con il supporto prezioso di Ceretti - ha introdotto per legge la possibilità della giustizia ripartiva nel percorso processuale. Una decisione presa dopo averne ascoltato e visto i benefici «dentro esperienze reali». La prima ad esserne sorpresa è stata lei. E le parole che l’ex ministro ha usato di fronte a un uditorio attentissimo sono da pelle d’oca: «A un certo punto della mia vita - ha raccontato Cartabia - è entrata, come una meteora, questa prospettiva (...)». 
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07:30|October 24, 2025
Cristiano Guarneri
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