Don Davide Ferretti rientrerà da Salvador de Bahia dopo oltre 6 anni in Missione: «Qui ho imparato la misericordia come modo di vita»
Don Davide Ferretti lascia la parrocchia di Salvador de Bahia: tornerà in diocesi a Cremona nel mese di gennaio dopo più di 6 anni di esperienza missionaria in Brasile. Nella sua visita di fine novembre, il vescovo Antonio Napolioni lo ha comunicato al cardinale Sergio Da Rocha, da 5 anni arcivescovo di Salvador de Bahia. Don Davide precisa: «Il cardinale era già stato avvisato per lettera e anche a voce da parte mia. Ma si è voluta seguire una linea ufficiale. L’incontro con il cardinale c’è stato giovedì, la notizia è stata data il giorno dopo al Consiglio pastorale quindi al gruppo dei giovani e domenica 30 novembre a tutta la comunità. Credo che la seconda visita del nostro vescovo sia stato un passaggio importante nel cammino di collaborazione tra la chiesa di Cremona e la chiesa di Salvador, e in particolare la parrocchia di Gesù Cristo Risuscitato».
Ma non è stato un passaggio facile. «Lo so che questo fa male – ha detto il vescovo nell’omelia della domenica – e che c’è un dispiacere: per voi, per don Davide e per tutti noi». E ha proseguito: «Chiedo a tutta la comunità di vivere questo Avvento, il Natale e il mese della “Colonia de ferias” (l’equivalente del nostro Grest) con tanto entusiasmo, gratitudine e fiducia, perché sia un grande passaggio di crescita per tutti e l’avvento del Signore si manifesti anche attraverso ciascuno di noi. Noi della Chiesa di Cremona non vi dimenticheremo e vi saremo vicini in altri modi». «La nostra parrocchia ha quest’anno 17 anni – ricorda don Davide - è sempre stata guidata da sacerdoti italiani. Prima padre Ignazio Lastrico, del Pime, quindi don Emilio Bellani della nostra diocesi e poi il sottoscritto. Ora la guida passerà a un sacerdote brasiliano. La Chiesa di Cremona, ha sottolineato il nostro Vescovo, continuerà a sostenere e aiutare la parrocchia Gesù Cristo Risuscitato, ma con altre modalità che saranno studiate durante i prossimi mesi»...
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Paolo Carini





