Il Generale Giorgio Battisti a tutto campo sulla situazione in Est Europa: le provocazioni del Cremlino e le preoccupazioni di Crosetto
Trump: «Siamo vicini a una guerra mondiale, Putin mi ha deluso». Immediata la replica del presidente russo: «Sono 700mila i nostri soldati al fronte». Il 24 febbraio del 2022 l’esercito russo invadeva il territorio ucraino. Da allora sono trascorsi oltre tre anni e mezzo, con centinaia di migliaia di vittime e feriti e inenarrabili devastazioni. Eppure, ancora oggi, non solo non si riesce a intravedere uno spiraglio credibile per arrivare a un cessate il fuoco, ma si continuano a registrare segnali sempre più preoccupanti che il conflitto possa propagandosi in maniera incontrollata. A testimonianza della gravità della situazione, le parole pronunciate qualche giorno fa dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella: «Crinale verso il baratro, come nel luglio 1914». Non meno allarmanti le dichiarazioni del Cremlino che ha parlato di una «Nato di fatto coinvolta» nel conflitto e «in guerra con la Russia». Atestimonianza che le parole non siano state dette a caso, la recente violazione dello spazio aereo polacco da parte di numerosi droni russi, poi abbattuti dalle forze armate dell’Alleanza Atlantica. Un evento che non lascia dubbi sui rischi legati a un conflitto così vasto nelle proporzioni e nella durata in Europa. Quanto accaduto in Polonia, naturalmente, ha destato grande allarme in tutte le capitali europee, compresa l’Italia dove il ministro della Difesa, Guido Crosetto, con grande franchezza, ha fotografato l’entità la minaccia che abbiamo di fronte: «Non siamo pronti né ad un attacco russo, né ad un attacco di un’altra nazione perché non abbiamo investito più in difesa negli ultimi vent’anni». Il Generale di Corpo d’Armata, Giorgio Battisti, ci ha spiegato a che punto siamo. E cosa rischiamo.
Generale, cosa è accaduto secondo la sua opinione? Si può parlare di azione deliberata da parte delle forze armate russe o la tesi dell’errore può essere un’ipotesi solida?
«Facciamo chiarezza, prima di tutto, su quanto accaduto, descrivendo oggettivamente le informazioni di cui oggi siamo a disposizione: 19, 20 droni hanno violato lo spazio aereo polacco, che è sostanzialmente ciò che delimita il confine esterno dei paesi dell’Alleanza Atlantica. Alcuni di essi sono caduti nelle campagne della Polonia sud orientale. Altri sono stati abbattuti dai sistemi di protezione dei cieli della NATO, dispositivi aerei disponibili da ben prima che la Russia invadesse l’Ucraina...

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00:00|September 18, 2025
Emilio Croci