Rapporto di Federcultura. Burgazzi: «Siamo cresciuti. Ecco i prossimi obiettivi»
Se il turismo cresce, il merito è di un’offerta culturale più consapevole, più disposta a condividere obiettivi e a proporsi in partnership con le istituzioni. Il 21esimo rapporto di Federculture dedicato all’anno 2024 fotografa una situazione di incremento generale, con punti di forza individuabili in Lombardia e a Cremona. È quanto è emerso durante la presentazione dei dati del rapporto, giovedì mattina, tenutasi non a caso al Museo del Violino, il luogo simbolo per eccellenza del turismo culturale di Cremona. Il direttore ufficio Studi di Federculture, Alberto Bonisoli, ha evidenziato diversi punti di luce: quello italiano è il terzo mercato turistico in Europa (dopo Spagna e Francia) e il quinto nel mondo. Premendo lo zoom sul nostro Paese, si scopre che la Lombardia è la regione in cui i turisti spendono di più: nel 2024 si sono sfiorati i 10 milioni di euro, dato ancor più impressionante se si pensa che i comuni lombardi a vocazione culturale, storica e artistica sono solo il 4% del totale regionale.
Quali sono i fattori che hanno permesso questo traguardo? Almeno tre. Primo: le proposte culturali restano quelle di sempre - in Italia, in Lombardia, a Cremona - ma sono promosse con più efficacia e, soprattutto, sono sempre più guidate da una regia unica, che evita dannose sovrapposizioni e innesca sinergie tra eventi che moltiplicano la loro capacità d’attrazione.
Secondo elemento di traino: la ricchezza del sistema ricettivo, in particolare dell’offerta extralberghiera che è cresciuta e cresce sempre di più, merito di una convenienza economica che non va a discapito della qualità...
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00:00|October 2, 2025
Cristiano Guarneri