Carlo Riggio, laureatosi con lode a luglio in Medicina all’Università Vita e Salute San Raffaele, è pronto ad affrontare la sfida della Scuola di specializzazione. Oltre alle sfide legate ad un percorso impegnativo, ma stimolante, anche quelle generazionali.
Quale è stato il suo percorso?
«Mi sono diplomato al Liceo Classico Daniele Manin di Cremona che ho scelto nonostante avessi già una passione consolidata per le materie scientifiche avevo immaginato che il Classico fosse l’unica opportunità che avessi per approfondire un po’ gli studi umanistici sapendo che poi all’università la cultura scientifica l’avrei recuperata in ogni caso. Nello stesso anno in cui mi sono diplomato ho fatto il test per entrare a Medicina che all’epoca era già suddiviso per università statali e private. Ho iniziato il mio percorso all’Università Cattolica di Roma, poi al termine del secondo anno ho richiesto un trasferimento all’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano perché avevo intenzione di riavvicinarmi verso casa. Ottenuto il via libera, ho terminato lì i miei studi dove mi sono laureato lo scorso luglio con lode».
Quando ha maturato la decisione di frequentare Medicina e cosa l’ha spinta?
«L’idea di studiare Medicina, o comunque di fare un percorso in ambito sanitario, a me accarezzava già dai tempi delle medie, quindi intorno ai 12/13 anni. Poi...
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