L'intervista - Stefano Ferrari e il senso di responsabilità: «Fare bene e fare sul serio. Oggi sviluppo software per gestire dati bancari e assicurativi»
Classe 1990, Stefano Ferrari è davanti a me e si racconta in un caldo pomeriggio di maggio. Nato a Cremona, si diploma al Liceo Scientifico-tecnologico Torriani e successivamente sceglie l’indirizzo di ingegneria informatica della sede di Cremona del Politecnico di Milano. Sposato con Daniela, un figlio di due anni. La scelta di questo indirizzo affonda le sue radici nella passione giovanile di Stefano per i software e i programmi: «Passavo i pomeriggi al computer inizialmente, come molti ragazzi, a giocare ai videogiochi, poi ho iniziato a interessarmi a quello che c’era dentro e dietro ai giochi e ai siti; come venivano costruiti e il motore che li faceva girare, ma non solo dei videogiochi, dei programmi in generale. Nel corso del tempo e imparando sempre di più, mi è giunta una nuova curiosità che mi ha portato a chiedermi cosa volesse dire letteralmente “programmare”. Avvertivo una forte attrazione verso tutto ciò che erano numeri e programmi da scoprire, e successivamente ho voluto comprendere l’insieme delle istruzioni che servono per dire ad un programma quello che deve fare. Tramite quindi un percorso di autodidatta e anche grazie all’Università di Ingegneria-informatica, sono finalmente riuscito a realizzare quella che era partita come una passione. Sono stato fortunato...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL'EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDÌ 18 MAGGIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
00:00|May 11, 2023
Francesca Wührer