Vittorio Denti, ingegnere informatico, da Cremona a Londra, passando per la Svezia: «In questo ambito ci sono potenzialità enormi. Sto già iniziando a muovermi per trovare nella nostra provincia una mia azienda: un’idea che mi stimola molto»
“Nel 2019 sono stati 70mila i giovani con meno di 40 anni che hanno lasciato il Paese. Negli ultimi dieci anni quasi mezzo milione di ragazze e ragazzi se ne sono andati”: questa l’amara constatazione del Ministro dell’Economia, Daniele Franco, durante una cerimonia svoltasi a fine ottobre.
Uno dei 70mila è Vittorio Denti, giovane cremonese che attualmente vive e lavora a Londra presso Amazon Web Services (AWS) anche se in futuro si augura di poter rientrare in Italia dove poter mettere a frutto quanto ha imparato. In precedenza, aveva frequentato l’Itis Torriani, indirizzo informatico, per poi ottenere la laurea triennale in Ingegneria Informatica presso il Campus di Cremona del Politecnico di Milano, la Magistrale nel capoluogo lombardo e il KTH Royal Institute di Stoccolma. Nell’ultima parte del percorso universitario ha svolto uno stage di sei mesi in Svezia come ricercatore.
Uno dei 70mila è Vittorio Denti, giovane cremonese che attualmente vive e lavora a Londra presso Amazon Web Services (AWS) anche se in futuro si augura di poter rientrare in Italia dove poter mettere a frutto quanto ha imparato. In precedenza, aveva frequentato l’Itis Torriani, indirizzo informatico, per poi ottenere la laurea triennale in Ingegneria Informatica presso il Campus di Cremona del Politecnico di Milano, la Magistrale nel capoluogo lombardo e il KTH Royal Institute di Stoccolma. Nell’ultima parte del percorso universitario ha svolto uno stage di sei mesi in Svezia come ricercatore.
Quando ha maturato la scelta del percorso universitario?
«La quarta superiore è stato l’anno in cui abbiamo iniziato a parlare in classe del “dopo” con compagni e docenti. Quello che stavo studiando mi appassionava, in particolare le discipline tecnico scientifiche, per cui, la sede del Politecnico a Cremona mi è sembrato il giusto step per il passaggio dalla scuola superiore a quello dell’università. Ci tengo a raccontare un aneddoto curioso: alla fine della quarta, tentai il test di ammissione, non lo superai, ma non mi diedi per vinto. Dopo aver capito le aree su cui andare a lavorare, mi sono preparato meglio e l’ho riprovato con successo. Poi, però, ho sempre superato tutti gli esami con ottimi voti»...
«La quarta superiore è stato l’anno in cui abbiamo iniziato a parlare in classe del “dopo” con compagni e docenti. Quello che stavo studiando mi appassionava, in particolare le discipline tecnico scientifiche, per cui, la sede del Politecnico a Cremona mi è sembrato il giusto step per il passaggio dalla scuola superiore a quello dell’università. Ci tengo a raccontare un aneddoto curioso: alla fine della quarta, tentai il test di ammissione, non lo superai, ma non mi diedi per vinto. Dopo aver capito le aree su cui andare a lavorare, mi sono preparato meglio e l’ho riprovato con successo. Poi, però, ho sempre superato tutti gli esami con ottimi voti»...
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Paolo Fornasari

