Sono quasi diecimila le persone che sin'ora hanno visitato il Museo del Violino dal giorno della sua apertura. Poco più di un mese dall'inaugurazione lo scorso 14 settembre, e l'interesse per il patrimonio liutario esposto si è fatto sempre più vivo, anche grazie all'enorme tecnologizzazione che sta dietro all'idea di base del progetto ospitato nel Palazzo dell'Arte di Cremona. Oltre alle solite audioguide, infatti, il museo accoglie il visitatore con una sinfonia di monitor led che illustrano le peculiarità di ogni strumento, con alternanza di giochi di luce, sensori di posizione che rendano la visita il più interattivo possibile. Quindi schermi a fisarmonica, touch screen, un'esperienza virtuale in aggiunta a quella visiva e auditiva, per un «viaggio» sensoriale completo.
Non solo tecnologia in aiuto dei visitatori, ma anche tecnologia a difesa dei tesori del museo, con un sistema di videosorveglianza supportato da telecamere IP con risoluzione video Megapixel (1280x1024), con possibilità di riprese anche in assenza di luce. Oltre a queste, la sicurezza è aumentata da varie speed dome – telecamere in grado di muoversi molto velocemente e di compiere una rotazione di 360 gradi in pochi secondi, adatte a ogni luce con zoom, per esterni –.
Non solo tecnologia in aiuto dei visitatori, ma anche tecnologia a difesa dei tesori del museo, con un sistema di videosorveglianza supportato da telecamere IP con risoluzione video Megapixel (1280x1024), con possibilità di riprese anche in assenza di luce. Oltre a queste, la sicurezza è aumentata da varie speed dome – telecamere in grado di muoversi molto velocemente e di compiere una rotazione di 360 gradi in pochi secondi, adatte a ogni luce con zoom, per esterni –.
00:00|October 17, 2013
Mattia Guazzi