Intervista a Eva Patrini che dirigerà l'OFI al Ponchielli
Non un debutto in senso stretto - al teatro Ponchielli aveva già diretto il Corpo Bandistico “Giuseppe Verdi” di Ombriano nel 2018 - ma è sicuramente il debutto alla guida di un’orchestra professionale, quale è la OFI, l’Orchestra Filarmonica Italiana, che “firmerà” la colonna sonora dello spettacolo “Qui, quasi un inizio” di scena al teatro Ponchielli il prossimo martedì 7 dicembre (ore 20.30). Sul podio, salirà Eva Patrini, da dieci anni alla guida della Banda di Ombriano, dove - ancora giovanissima - ha sostituito il maestro Jader Bignamini, ora direttore musicale della Detroit Symphony Orchestra. Anche lei è clarinettista e quando, adolescente, è entrata a suonare in banda a dirigerla era proprio il maestro Bignamini: «Il mio approccio con la musica è avvenuto con lui. Cosa mi ha insegnato? Il consiglio che tengo più nel cuore è quello di studiare tanto per arrivare sempre preparati, di non sentirsi mai abbastanza pronti. E poi di essere sempre se stessi, rimanendo con i piedi per terra».
Emozionata per la serata al Ponchielli?
«Sì, sono molto emozionata, elettrizzata direi - rivela -, e al tempo stesso sono anche molto felice di far parte di questo bellissimo progetto che coinvolge tanti giovani. Per questo abbiamo scelto un repertorio di musica classica abbastanza orecchiabile e facilmente memorizzabile anche dagli adolescenti, che certamente non sono abituati ad ascoltare questo tipo di musica. Al momento i ragazzi stanno lavorando sulle basi, poi faremo una prova tutti insieme, con l’Orchestra».
Un bel momento...
«Sicuramente di prestigio, e mi fa piacere perché in quell’occasione verranno a teatro anche tante persone e tanti giovani: un modo per avvicinarli e condividere con loro il fascino della musica classica. Far conoscere l’importanza dello studio e dell’impegno dei musicisti della Filarmonica, ma anche dei ragazzi in palcoscenico che danzeranno di fronte a un pubblico nonostante non l’abbiano mai fatto»....
«Sì, sono molto emozionata, elettrizzata direi - rivela -, e al tempo stesso sono anche molto felice di far parte di questo bellissimo progetto che coinvolge tanti giovani. Per questo abbiamo scelto un repertorio di musica classica abbastanza orecchiabile e facilmente memorizzabile anche dagli adolescenti, che certamente non sono abituati ad ascoltare questo tipo di musica. Al momento i ragazzi stanno lavorando sulle basi, poi faremo una prova tutti insieme, con l’Orchestra».
Un bel momento...
«Sicuramente di prestigio, e mi fa piacere perché in quell’occasione verranno a teatro anche tante persone e tanti giovani: un modo per avvicinarli e condividere con loro il fascino della musica classica. Far conoscere l’importanza dello studio e dell’impegno dei musicisti della Filarmonica, ma anche dei ragazzi in palcoscenico che danzeranno di fronte a un pubblico nonostante non l’abbiano mai fatto»....
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Carla Parmigiani

