Al teatro Ponchielli il capolavoro di Gioachino Rossini
Primo appuntamento di stagione con l’Opera al Teatro Ponchielli. In scena, venerdì 8 (ore 20) e domenica 10 (ore 15.30) il titolo più popolare del compositore pesarese Gioachino Rossini: Il Barbiere di Siviglia, già presentato a Como e a Pavia. Gli impegnativi ruoli del capolavoro rossiniano saranno ricoperti dai vincitori del 71esimo Concorso As.Li.Co per giovani cantanti lirici. La regia del nuovo allestimento è affidata a Ivan Stefanutti, nome già noto delle produzioni di OperaLombardia.
A dirigere l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali ne “Il Barbiere di Siviglia” sarà il giovane maestro Jacopo Rivani, diplomato in tromba all’Istituto “Verdi” di Ravenna e laureato, nel 2016 a pieni voti, in direzione d’orchestra sotto la guida del M° Benzi al Conservatorio “Rossini” di Pesaro. E non si può certo dire che “Il Barbiere” non fosse nel suo destino: «La mia tesi - spiega - aveva riguardato proprio la concertazione di quest’opera, per la quale avevo collaborato in qualità di assistente con il maestro Alberto Zedda, anche correlatore della mia tesi. In questo senso, mi sento un privilegiato».
Un incontro fondamentale, considerato che il M° Zedda è stato il grande revisore dell’opera completa di Gioachino Rossini...
«Sì, è stato il Rossini del nostro tempo: il Rossini che conosciamo oggi è soprattutto merito suo. Ho un ricordo ancora vivo di quel periodo e della sua inesauribile energia nonostante l’età... Ovviamente io faccio il mio “Barbiere”, non voglio scimmiottare nessuno, ma è chiaro che porto con me buona parte del segno zeddiano sull’opera rossiniana; il frutto del mio incredibile lavoro realizzato con il Maestro»....
A dirigere l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali ne “Il Barbiere di Siviglia” sarà il giovane maestro Jacopo Rivani, diplomato in tromba all’Istituto “Verdi” di Ravenna e laureato, nel 2016 a pieni voti, in direzione d’orchestra sotto la guida del M° Benzi al Conservatorio “Rossini” di Pesaro. E non si può certo dire che “Il Barbiere” non fosse nel suo destino: «La mia tesi - spiega - aveva riguardato proprio la concertazione di quest’opera, per la quale avevo collaborato in qualità di assistente con il maestro Alberto Zedda, anche correlatore della mia tesi. In questo senso, mi sento un privilegiato».
Un incontro fondamentale, considerato che il M° Zedda è stato il grande revisore dell’opera completa di Gioachino Rossini...
«Sì, è stato il Rossini del nostro tempo: il Rossini che conosciamo oggi è soprattutto merito suo. Ho un ricordo ancora vivo di quel periodo e della sua inesauribile energia nonostante l’età... Ovviamente io faccio il mio “Barbiere”, non voglio scimmiottare nessuno, ma è chiaro che porto con me buona parte del segno zeddiano sull’opera rossiniana; il frutto del mio incredibile lavoro realizzato con il Maestro»....
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00:00|October 7, 2021
c.parm