Museo del Violino: sabato e domenica tornano i “Concerti mattutini”
Con il doppio concerto - sabato 12 e domenica 13 settembre (ore 12) all’Auditorium Giovanni Arvedi - del violinista cinese Dan Zhu, con uno strumento realizzato a Cremona nel 1737 da Omobono Stradivari, e del pianista Kun-Woo Paik il Museo del Violino rende omaggio a Ludwig van Beethoven in occasione dei 250 anni dalla nascita.
Con il genio di Bonn la Sonata per violino e pianoforte assume caratteri moderni. Egli supera d’un balzo sia la vetusta matrice barocca per “solo” con basso continuo sia i modelli ispirazione galante dove il ruolo protagonistico è affidato alla tastiera e il violino è relegato in posizione di subalterno accompagnamento. Con Beethoven il dialogo diviene paritario. Non solo egli conosce bene entrambi gli strumenti, studiati in età giovanile come si conviene nella formazione musicale all’epoca, ma pare ansioso di liberarsi delle convenzioni di genere onde trasfondere nella materia sonora la forza espressiva del pensiero poetico individuale. Forma e idee, disteso lirismo e concentrazione drammatica si giustappongono innervando una estetica modernissima. Nella dimensione intima della musica da camera trovano sì spazio slanci impetuosi o colori insinuanti di malinconia ma palpitano anche sentimenti meno monumentali e più umani, come il garbo, la levità, il buonumore...
Con il genio di Bonn la Sonata per violino e pianoforte assume caratteri moderni. Egli supera d’un balzo sia la vetusta matrice barocca per “solo” con basso continuo sia i modelli ispirazione galante dove il ruolo protagonistico è affidato alla tastiera e il violino è relegato in posizione di subalterno accompagnamento. Con Beethoven il dialogo diviene paritario. Non solo egli conosce bene entrambi gli strumenti, studiati in età giovanile come si conviene nella formazione musicale all’epoca, ma pare ansioso di liberarsi delle convenzioni di genere onde trasfondere nella materia sonora la forza espressiva del pensiero poetico individuale. Forma e idee, disteso lirismo e concentrazione drammatica si giustappongono innervando una estetica modernissima. Nella dimensione intima della musica da camera trovano sì spazio slanci impetuosi o colori insinuanti di malinconia ma palpitano anche sentimenti meno monumentali e più umani, come il garbo, la levità, il buonumore...
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00:00|September 10, 2020
R.S.