Dal 21 di ottobre la nuova edizione di "Intrecci": mix tra prosa, musica e danza
"Intrecci” – di prosa, musica e danza – utili a dare la misura della commistione di più elementi racchiusi dentro un calendario teatrale fra i più interessanti (e fra i più originali, certamente) dell’intera provincia. «Il titolo che abbiamo scelto non è casuale, ma anzi è calzante per un’offerta che, come ormai accade da anni, cerca d’intercettare i gusti della platea più vasta, presentando un cartellone che guarda alla qualità ospitando interpreti e compagnie artistiche tra le più conosciute d’Italia», spiega Franco Ungaro, attuale direttore artistico del teatro “San Domenico” di Crema. Nell’attesa di presentare anche gli appuntamenti riservati ai più piccini («Lo faremo a breve, si tratta di eventi cui siamo particolarmente legati», informa), è tempo di scorrere la lunga lista di spettacoli che - dal 10 ottobre prossimo, in occasione del tanto atteso concerto di un volto tra i più noti della musica leggera italiana: Luca Carboni - appunteranno su di sé l’attenzione degli appassionati.
«“Tradizione” e “innovazione” sono parole entrate a fare parte della mia attività così come di chi, assieme a me, lavora alla composizione della stagione artistica. Il teatro “San Domenico” si distingue per una scelta precisa, che anche quest’anno vuole portare in scena autori “classici” come Eduardo De Filippo e Oscar Wilde, i cui testi (come “Filumena Marturano”, “Questi fantasmi” e “L’importanza di chiamarsi Ernest”) sono entrati nel cuore del pubblico e comprensibilmente considerati capolavori senza tempo». Opere intramontabili («Degli autentici evergreen, come si usa dire oggi», sottolinea Ungaro) affidate, oltretutto, all’interpretazione oppure alla regia di autori di grande rilievo: «Marco Tullio Giordana, cui riserviamo un doveroso omaggio in virtù delle sue origini cremasche, e Liliana Cavani valorizzano Eduardo De Filippo ....
«“Tradizione” e “innovazione” sono parole entrate a fare parte della mia attività così come di chi, assieme a me, lavora alla composizione della stagione artistica. Il teatro “San Domenico” si distingue per una scelta precisa, che anche quest’anno vuole portare in scena autori “classici” come Eduardo De Filippo e Oscar Wilde, i cui testi (come “Filumena Marturano”, “Questi fantasmi” e “L’importanza di chiamarsi Ernest”) sono entrati nel cuore del pubblico e comprensibilmente considerati capolavori senza tempo». Opere intramontabili («Degli autentici evergreen, come si usa dire oggi», sottolinea Ungaro) affidate, oltretutto, all’interpretazione oppure alla regia di autori di grande rilievo: «Marco Tullio Giordana, cui riserviamo un doveroso omaggio in virtù delle sue origini cremasche, e Liliana Cavani valorizzano Eduardo De Filippo ....
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00:00|September 6, 2018
Fabio Canesi