Dice l’esponente di primo piano dell’Udc che non è mica detto che i centristi appoggeranno Perri, casomai quest’ultimo decidesse di tentare il secondo mandato. C’è maldipancia al centro, anche questo dice l’esponente Udc. Maldipancia perché col sindaco e la maggioranza, si sa, i rapporti non sono mai stati questo granché. E poi, poi pesano alcune scelte del sindaco, a partire dall’aver accolto nella sua civica quel Roberto Vitali, consigliere una volta Udc, poi finito nel pasticcio delle firme false, poi uscito dall’Udc e andato a bussare alla porta di Perri. Ecco, nell’Udc non è piaciuta l’accoglienza immediata del sindaco. Prima cosa. Poi c’è il resto. C’è quella mozione presentata a suo tempo dal compianto Angelo Zanibelli – e approvata in Consiglio – sull’introduzione del quoziente famigliare, vale a dire il meccanismo che prevede di tenere conto, nella definizione delle tariffe comunali, della composizione di una famiglia, così da prevedere particolari riduzioni. Insomma, la mozione di Zanibelli, e quindi dell’Udc, pur passata al vaglio del Consiglio è rimasta lettera morta. E i centristi ci son rimasti male. Poi ce n’è un’altra di mozione, votata in Consiglio, approvata e rimasta anche questa lettera morta. È la mozione di Ferdinando Quinzani (Cremona per la Libertà) sulla riduzione del numero degli assessori. Mozione largamente condivisa dall’Udc e alla quale il sindaco non ha mai dato seguito. Di qui la necessità di un secondo Maalox per i centristi. A chiusura, la faccenda della Strada Sud. Avversata dall’Udc, l’opera pareva finita nel dimenticatoio, solo che sindaco e maggioranza l’hanno rispolverata e inserita nel Pgt. Terzo Maalox per i centristi, che a questo punto, pungolati in vista delle prossime scadenze elettorali, si fanno pregare (dal sindaco). «Non è affatto scontato il nostro appoggio a Perri se dovesse ricandidarsi», scandisce l’esponente centrista.