CASALMAGGIORE – Milano andata e ritorno con sfilata. Gli alunni dei corsi professionali per operatore del benessere e tecnico di acconciature (classi terze e quarte) della Fondazione Santa Chiara di Casalmaggiore, nei giorni scorsi, hanno avuto una grande opportunità: confrontarsi con centinaia di altri studenti delle scuole professionali della Regione. Grazie al concorso "Eccellenze per competere - Formare professionisti per Expo 2015", hanno preso parte alla selezione finale del concorso promosso dalla Lombardia e, davanti ad una giuria di esperti, hanno mostrato le loro abilità.
Sei i modelli casalesi (tre ragazze e tre ragazzi) pre-selezionati dai giurati sulla base dei book fotografici inviati nei mesi scorsi. Quel che, a suo tempo, fu realizzato a scuola per mostrare le abilità acquisite, mercoledì 8 maggio è stato motrato a Milano durante la fase finale del concorso. Ai ragazzi, in sostanza, è stato chiesto di dimostrare che erano in grado di riproporre acconciature e trucco come da foto (modelle e modelli erano i medesimi alunni dei corsi di formazione). Ma non è finita qui: ai giovani professionisti di domani la giuria ha anche chiesto di illustrare il lavoro svolto. Marilyn Monroe, James Bond e le Bond girls sono le icone cui si sono ispirati gi alunni di Santa Chiara.
«Crediamo che per i ragazzi - riferisce Elena Monteverdi - si sia trattato di un momento di confronto significativo». «Anche se il podio non è toccato a nessuno dei nostri modelli - aggiungono gli alunni (al concorso erano presenti le classi al completo) - a Milano abbiamo trovato nuovi stimoli e nuove idee. Abbiamo compreso, per esempio, che osare di più potrebbe essere una carta vincente da giocare per la prossima edizione».
L'esperienza, comunque - e su questo sono tutti d'accordo - è da ripetere: «Il concorso dà più slancio alle nostre attività quotidiane - riferiscono i ragazzi - e ci permette di mettere in pratica, confrontandoci con esperti del settore, le nostre capacità».
Una linea, questa del confronto costante con la realtà e con il mondo del lavoro, che Santa Chiara sposa da tempo: «Il nostro impegno - spiega il direttore Maria Rosa Concari - è a far sì che i ragazzi consolidino, con esperienze dirette, quanto acquisito in classe. A questo servono concorsi come questo, ma anche gli stage presso realtà lavorative e le visite in aziende che assicuriamo ai vari indirizzi professionali».
Anche la festa che si terrà il 27 maggio in Santa Chiara va in tale direzione: sarà l'occasione, attraverso una sfilata e diverse altre attività collaterali, per mostrare alle famiglie dei ragazzi le competenze acquisite. Tutte da spendere domani quando si lasceranno i banchi e i laboratori di via Formis per confrontarsi con il mondo del lavoro.
«Crediamo che per i ragazzi - riferisce Elena Monteverdi - si sia trattato di un momento di confronto significativo». «Anche se il podio non è toccato a nessuno dei nostri modelli - aggiungono gli alunni (al concorso erano presenti le classi al completo) - a Milano abbiamo trovato nuovi stimoli e nuove idee. Abbiamo compreso, per esempio, che osare di più potrebbe essere una carta vincente da giocare per la prossima edizione».
L'esperienza, comunque - e su questo sono tutti d'accordo - è da ripetere: «Il concorso dà più slancio alle nostre attività quotidiane - riferiscono i ragazzi - e ci permette di mettere in pratica, confrontandoci con esperti del settore, le nostre capacità».
Una linea, questa del confronto costante con la realtà e con il mondo del lavoro, che Santa Chiara sposa da tempo: «Il nostro impegno - spiega il direttore Maria Rosa Concari - è a far sì che i ragazzi consolidino, con esperienze dirette, quanto acquisito in classe. A questo servono concorsi come questo, ma anche gli stage presso realtà lavorative e le visite in aziende che assicuriamo ai vari indirizzi professionali».
Anche la festa che si terrà il 27 maggio in Santa Chiara va in tale direzione: sarà l'occasione, attraverso una sfilata e diverse altre attività collaterali, per mostrare alle famiglie dei ragazzi le competenze acquisite. Tutte da spendere domani quando si lasceranno i banchi e i laboratori di via Formis per confrontarsi con il mondo del lavoro.
Katia Bernuzzi



