
Vinto dal caldo di quella serata di metà settembre, decise di uscire. Sapeva che vicino a caa sua, nei pressi di Castelvetro Piacentino, avrebbe suonato un complessi‐ no cremonese piuttosto noto nella zona, gli Happy Boys. Quella sera, sul palco vide per la prima volta la nuova cantante del gruppo, una ragazzina appena diciottenne. La presentarono come Mina Georgi, ma alcuni ragazzi tra il pubblico iniziarono a mormorare che quello non fosse il suo vero cognome. «Si chiama Mazzini», dicevano. Era il 14 settembre 1958. E quella appena riassunta
non è altro che la storia di chi assistette per caso al primo concerto di Mina. Sono passati 55 anni. La ragazzina grintosa è passata dalle balere di paese all’Olimpo della musica italiana. Nel mezzo, ha trovato il tempo per concedersi una Tintarella di luna, condividere Il cielo in una stanza con Gino Paoli, salutae una Zebra a pois e volare in mezzo a Mille bolle blu. Oltre a vendere più di 30 milioni di dischi, condurre i più importanti spettacoli televisivi degli anni ’60, diventare un’icona nazionale conosciuta in tutto il mondo e dare alla luce due figli, Massimiliano e Benedetta. Un percorso che ha portato Mina lontano dalle scene – il suo ultimo concerto risale all’estate di 35 anni fa – e da Cremona. Eppure il legame con la sua città resta forte, come dimostrano titolo e copertina del meraviglioso album del ’96. Cremona, appunto. Un amore che la sua città vuole continuare a contraccambiare, e questa volta lo fa con una mostra, “Nel fondo del mio cuore... ora... sempre... Mina”, allestita nell’auditorium della Camera di Commer‐ cio in via Solferino, dal 16 marzo al 6 aprile. «La mia impressione è che molti cremonesi abbiano un po’ dimen‐ ticato l’importanza di questa artista – racconta Mariateresa Rossi, cantante e curatrice dell’esposizione ‐. Questo omaggio in occasione dei suoi 55 anni di carriera è un modo per ricordare a tutti chi è stata e continua ad essere questa grandissima signora della musica». Una mostra realizzata in collaborazione con Ubaldo Capelli, Alfredo Bolzoni e il maestro Renzo Donzelli, membro di quegli Happy Boys che accompagnarono le prime esi‐ bizioni di Mina. Per raccogliere dischi, copertine, filmati e fotografie scattate dai fan che la Tigre di Cremona continua ad avere in tutta Italia.
«Il 24 marzo ‐ conclude la curatrice della mostra ‐, sempre all’auditorium della Camera di Commercio, ci sarà anche un concerto dedicato a lei e alle sue canzoni. Il ricavato andrà in beneficenza al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Maggio‐ re e all’associazione Medea Onlus, che sostiene i malati di tumore. Tra l’altro il giorno dopo Mina compirà 73 anni. Sarà un ottima occasione per augurarle tutti insieme tanti auguri».
non è altro che la storia di chi assistette per caso al primo concerto di Mina. Sono passati 55 anni. La ragazzina grintosa è passata dalle balere di paese all’Olimpo della musica italiana. Nel mezzo, ha trovato il tempo per concedersi una Tintarella di luna, condividere Il cielo in una stanza con Gino Paoli, salutae una Zebra a pois e volare in mezzo a Mille bolle blu. Oltre a vendere più di 30 milioni di dischi, condurre i più importanti spettacoli televisivi degli anni ’60, diventare un’icona nazionale conosciuta in tutto il mondo e dare alla luce due figli, Massimiliano e Benedetta. Un percorso che ha portato Mina lontano dalle scene – il suo ultimo concerto risale all’estate di 35 anni fa – e da Cremona. Eppure il legame con la sua città resta forte, come dimostrano titolo e copertina del meraviglioso album del ’96. Cremona, appunto. Un amore che la sua città vuole continuare a contraccambiare, e questa volta lo fa con una mostra, “Nel fondo del mio cuore... ora... sempre... Mina”, allestita nell’auditorium della Camera di Commer‐ cio in via Solferino, dal 16 marzo al 6 aprile. «La mia impressione è che molti cremonesi abbiano un po’ dimen‐ ticato l’importanza di questa artista – racconta Mariateresa Rossi, cantante e curatrice dell’esposizione ‐. Questo omaggio in occasione dei suoi 55 anni di carriera è un modo per ricordare a tutti chi è stata e continua ad essere questa grandissima signora della musica». Una mostra realizzata in collaborazione con Ubaldo Capelli, Alfredo Bolzoni e il maestro Renzo Donzelli, membro di quegli Happy Boys che accompagnarono le prime esi‐ bizioni di Mina. Per raccogliere dischi, copertine, filmati e fotografie scattate dai fan che la Tigre di Cremona continua ad avere in tutta Italia.
«Il 24 marzo ‐ conclude la curatrice della mostra ‐, sempre all’auditorium della Camera di Commercio, ci sarà anche un concerto dedicato a lei e alle sue canzoni. Il ricavato andrà in beneficenza al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Maggio‐ re e all’associazione Medea Onlus, che sostiene i malati di tumore. Tra l’altro il giorno dopo Mina compirà 73 anni. Sarà un ottima occasione per augurarle tutti insieme tanti auguri».
Filippo Piva

