Nuovo appuntamento con la rubrica Musica! Accordi&Disaccordi
Christian Bale is Bob Dylan. Heat Ledger is Bob Dylan. Ben Whishaw is Bob Dylan. Marcus Carl Franklin is Bob Dylan. Richard Gere is Bob Dylan. Cate Blachett is Bob Dylan. He is everyone. He is no one. Tutti e nessuno. Pirandelliano: uno, nessuno e centomila. Nel trailer di I’m not there (2007) controverso film di Todd Haynes - Mr. Zimmerman impersonato in diverse fasi della propria vita dai sopracitati attori - il tentativo di carpire l’essenza/assenza di Dylan. Artista mitizzato, passato al setaccio di pubblico e critica migliaia di volte per quello che ha fatto, e non, in decadi di musica. Per le parole scritte, cantate, stravolte. Portavoce, ribelle, esule, nobel. Neverending tour. More Blood, more tracks. Tornando all’incipit iniziale, I’m not there. L’unica verità è (forse) questa: la consapevolezza per chiunque di non riuscire a decifrarne appieno (dopo tutti questi anni) codici, canoni, traiettorie artistiche e personali. L’impossibilità di metterne a fuoco il profilo, di raggiungerlo. “Sono Bob Dylan soltanto quanto devo esserlo”. Coordinate (volutamente) poco chiare che corrono lungo un binario parallelo alla discografia e biografia ufficiale, come se la sua vita, in realtà, fosse un episodio - enciclopedico -...
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00:00|September 7, 2023
Lorenzo Costa