Nuovo appuntamento con la rubrica L'altro violino di Roberto Codazzi
In mezzo a tante disgrazie, questo periodo storico offre un vantaggio a chi, come il sottoscritto, deve trovare spunti di riflessione per riempire ogni settimana una rubrica di approfondimento. Il “bello”, va da sé, è che una umanità sempre più borderline non lesina a distribuire pillole di saggezza - se così si può dire - che ben si prestano a essere commentate. Ciò in tutti i campi, compreso quello dell’arte. Per esempio, negli ultimi giorni mi ha colpito l’accorato appello rivolto da uno dei più tranquilli e morigerati esponenti del panorama musicale, Morgan, all’indirizzo del direttore dell’orchestra che da sempre è una bandiera dell’eccellenza culturale italiana nel mondo, Riccardo Muti. Una vera e propria lettera aperta, pubblicata sul magazine Mowmag e di cui - chissà come mai - le agenzie hanno dato ampio risalto, non tanto per la notorietà dei protagonisti, ma per la sorprendente richiesta del cantautore milanese, che così si è rivolto al Maestro: “Condividiamo assieme la direzione artistica di Sanremo?”. L’attacco, a onor del vero, è stato molto educato: “Caro Maestro, le scrivo in modo semplice e umile dal cuore, dalla mente, insomma dall’anima”, così comincia il messaggio. Che poi prosegue:...
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Roberto Codazzi

