"Le falene bianche di notte", il primo romanzo di Rosina Paletta
“Le falene bianche di notte”, è il titolo del primo romanzo di Rosina Paletta, con illustrazioni di Luigi Cerabolini, pubblicato per Gagio Edizioni.
L’esperienza di cura e, osservazione dei malati in veste di medico, ha portato l’autrice a scrivere questo straordinario romanzo, che mescola azione e avventura sullo sfondo della grande Storia europea, a profonde riflessioni sul destino dei singoli, e di un’intera famiglia. Il tema del superamento della parola come forma espressiva, riecheggia nell’uso delle illustrazioni realizzate da Luigi Cerabolini, che in questo spazio, non annullano ma impreziosiscono la scrittura, fino a creare una cornice ideale, perché il lettore possa sperimentare la storia oltre la dimensione razionale, in un rapporto diretto ed empatico.
Il libro racconta di Mario che bloccato sul letto di morte dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), attende il ritorno di Margherita, nella speranza di un ultimo sguardo, di un perdono, di parole che attendono da troppi anni di essere dette. Reduce da un tempo in cui era stato un uomo vigoroso e attivo, Mario si rifiuta di prendere coscienza di una realtà che lo deruba ogni giorno di un pezzo di vita, e preferisce rifugiarsi nel consolante abbraccio dei ricordi. Ma proprio nell’attesa di quell’ultimo incontro si fa infine strada, la possibilità di un modo radicalmente diverso di comunicare: in un oceano di impotenza...
L’esperienza di cura e, osservazione dei malati in veste di medico, ha portato l’autrice a scrivere questo straordinario romanzo, che mescola azione e avventura sullo sfondo della grande Storia europea, a profonde riflessioni sul destino dei singoli, e di un’intera famiglia. Il tema del superamento della parola come forma espressiva, riecheggia nell’uso delle illustrazioni realizzate da Luigi Cerabolini, che in questo spazio, non annullano ma impreziosiscono la scrittura, fino a creare una cornice ideale, perché il lettore possa sperimentare la storia oltre la dimensione razionale, in un rapporto diretto ed empatico.
Il libro racconta di Mario che bloccato sul letto di morte dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), attende il ritorno di Margherita, nella speranza di un ultimo sguardo, di un perdono, di parole che attendono da troppi anni di essere dette. Reduce da un tempo in cui era stato un uomo vigoroso e attivo, Mario si rifiuta di prendere coscienza di una realtà che lo deruba ogni giorno di un pezzo di vita, e preferisce rifugiarsi nel consolante abbraccio dei ricordi. Ma proprio nell’attesa di quell’ultimo incontro si fa infine strada, la possibilità di un modo radicalmente diverso di comunicare: in un oceano di impotenza...
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00:00|June 1, 2023
Ana Vera Teixeira