Il libro di Pasqualino Borella ne ripercorre la vicenda artistica
“Felice Vanelli -Una vita per l’arte. Dipinti, affreschi, sculture 1953-2016”. E’ questo il titolo del volume che sarà presentato domenica 30 aprile alle ore 17 presso Sala Cremonesi del Centro Culturale Sant’Agostino, nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema. Il volume sarà presentato e commentato dall’autore Pasqualino Borella che, attraverso testi e immagini, farà conoscere la poliedrica figura dell’artista. Nella biografia postuma, per esempio, ci sono anche alcune immagini che riprendono Vanelli mentre esegue opere di pittura ad olio e affreschi.
La pubblicazione per appassionati di storia dell’arte del territorio comprende scritti di opere che si trovano a Dovera nella parrocchiale di San Lorenzo, tra cui Il Battesimo di Cristo, eseguito nel 1966 nell’abside del battistero, e un grande ciclo di affreschi di 200 metri quadrati che narrano la vita di San Lorenzo, compiuto nel 1994. Vanelli ha dipinto anche nel santuario della Beata Vergine del Pilastrello di Dovera, in cui c’è un cotto realizzato nel 1973.
L’artista è nato a Lodi, ma si può ritenere cremasco di elezione per cultura e per radici materne; la madre Luigia Vailati era nata a Vaiano Cremasco nel 1910. Già da ragazzino aveva la passione per il disegno, in cui eccelleva con naturalezza. Durante il periodo bellico, è vissuto da sfollato con tre fratelli e la mamma, dopo i bombardamenti di Lodi nell’aprile del 1944, bombe che erano cadute a pochi isolati dalla sua abitazione, mentre il padre era assente perché deportato in Germania come militare internato....
La pubblicazione per appassionati di storia dell’arte del territorio comprende scritti di opere che si trovano a Dovera nella parrocchiale di San Lorenzo, tra cui Il Battesimo di Cristo, eseguito nel 1966 nell’abside del battistero, e un grande ciclo di affreschi di 200 metri quadrati che narrano la vita di San Lorenzo, compiuto nel 1994. Vanelli ha dipinto anche nel santuario della Beata Vergine del Pilastrello di Dovera, in cui c’è un cotto realizzato nel 1973.
L’artista è nato a Lodi, ma si può ritenere cremasco di elezione per cultura e per radici materne; la madre Luigia Vailati era nata a Vaiano Cremasco nel 1910. Già da ragazzino aveva la passione per il disegno, in cui eccelleva con naturalezza. Durante il periodo bellico, è vissuto da sfollato con tre fratelli e la mamma, dopo i bombardamenti di Lodi nell’aprile del 1944, bombe che erano cadute a pochi isolati dalla sua abitazione, mentre il padre era assente perché deportato in Germania come militare internato....
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Daniele Ardigò

