Cultura & Spettacoli

Un teatro che chiude costituisce un fallimento per l’intera civiltà

Il caso di Villastrada. E il Sociale di Soresina meriterebbe qualcosa in più Per la Rubrica: L'altro Violino. Riflessioni sulla musica in punta d'arco

A pochi passi da noi, nella Sabbioneta patrimonio dell’umanità voluta dal principe visionario Vespasiano Gonzaga, nel 1590 è nato uno dei primi teatri pubblici del mondo, quel capolavoro conosciuto come Teatro all’Antica. E nel nostro territorio, oltre a quello del capoluogo, il meraviglioso Teatro Ponchielli, uno dei teatri di tradizione più belli d’Italia, esistono diversi teatri storici, dal Sociale di Soresina al Comunale di Casalmaggiore, e non è un caso che negli anni ‘90 quando questi gioielli vennero restaurati e riaperti alla pubblica fruizione nacque il Sistema Teatrale della Provincia di Cremona, uno dei rari consorzi del genere a livello nazionale. Dopotutto l’Italia oltre a codificare il linguaggio musicale e a inventare diversi generi musicali, tra cui il melodramma, ha letteralmente inventato i teatri come luogo di spettacolo al chiuso. Il censimento è quasi impossibile, tanti ce ne sono, ma basti consultare Wikipedia per cercare una lista dei teatri italiani e constatare che il numero è impressionante, siamo intorno ai millecinquecento, distribuiti da nord a sud, praticamente in tutte le regioni, teatri grandissimi di diverse migliaia di posti e per contro piccolissimi, di poche decine di posti. Molti sono dei capolavori che portano la firma dei massimi architetti della storia, da Palladio al Piermarini, dallo Scamozzi ai Galli Bibiena. Questi teatri si trovano in grandi città ma anche in piccolissimi paesi, nei capoluoghi ma anche abbarbicati in piccole località montane...
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00:00|February 23, 2023
Roberto Codazzi
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