Marco Ghizzoni: dieci racconti, in anni diversi, ma intimamente legati
Raccontare il dolore, rendere testimonianza della sofferenza - specie in una fase storica tanto oscura quale è quella che l’intero mondo, oggi, sta attraversando - potrebbe non apparire come un’ardua impresa. Arduo è, piuttosto, proporre un racconto che non indulga all’ovvietà e alla retorica, come sovente avviene alla televisione oppure sulle pagine dei giornali. La proposta di Marco Ghizzoni - affidata, una volta ancora, alla pagina scritta - rifugge da tutto ciò: “Il muro sottile” (opera di recente pubblicazione, presentata nel catalogo di “Oligo Editore”) offre, infatti, una narrazione in cui il tema del dolore è sviluppato con delicatezza e con verosimiglianza, mostrando lo scrittore cremonese - reduce dai successi dei suoi precedenti romanzi - sotto un’inedita luce.
“Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona”: lo scriveva Victor Hugo, lo riporta il suo libro nelle prime pagine. Una definizione che le appartiene: lei affronta generi differenti con disinvoltura, palesando una vivace versatilità.
«Credo che uno scrittore debba raccontare gli altri, un mondo altro da sé attraverso uno sguardo che cerchi di svelare più che di rivelare...
«Credo che uno scrittore debba raccontare gli altri, un mondo altro da sé attraverso uno sguardo che cerchi di svelare più che di rivelare...
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00:00|November 12, 2020
Fabio Canesi