Avrebbe dovuto essere stampata in città la prima bozza della Costituzione Americana
C'è un particolare legame tra Cremona e Filadelfia, al punto che la bozza della Costituzione americana, derivante dalla Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America, firmata il 4 luglio 1776 al Congresso tenuto nella città della Pennsylvania, si sarebbe dovuta stampare per la prima volta in Italia proprio all’ombra del Torrazzo. Questo particolare rapporto era maturato grazie all’amicizia tra Benjamin Franklin, uno dei cinque firmatari della Dichiarazione, l’abate camaldolese Isidoro Bianchi ed il tipografo Lorenzo Manini, sotto l’egida del conte Giambattista Biffi, favorito dalla comune appartenenza alla massoneria internazionale. Il mito americano costituisce uno dei grandi sogni della cultura europea del Settecento, che conosceva in realtà assai poco il Nuovo Mondo, se non per i racconti di viaggio e di esplorazione, e tuttavia rimaneva profondamente affascinata dal mito del buon selvaggio, cioè dall’idea che al di là dell’Oceano esistesse ancora un mondo puro, incontaminato, immune dalle distorsioni prodotte sulla natura dalla religione e dal processo di civilizzazione.
Per molti, nelle Americhe si poteva ritrovare ancora l’archetipo dell’uomo nello stato naturale, selvaggio perché non aveva conosciuto l’evoluzione dell’organizzazione sociale occidentale e che proprio per questo era da ritenersi felice, in quanto doveva provvedere unicamente ai bisogni propri e della propria famiglia...
Per molti, nelle Americhe si poteva ritrovare ancora l’archetipo dell’uomo nello stato naturale, selvaggio perché non aveva conosciuto l’evoluzione dell’organizzazione sociale occidentale e che proprio per questo era da ritenersi felice, in quanto doveva provvedere unicamente ai bisogni propri e della propria famiglia...
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00:00|June 28, 2020
Fabrizio Loffi