Cultura & Spettacoli

La “numero 4”: fatale attrazione

Ogni settimana su Mondo Padano i consigli di lettura di Microcosmi (Itinerari di lettura)

Una droga, di cui si intravedono solo marginalmente le potenzialità dirompenti, sta per essere sperimentata in vista di una massiccia commercializzazione sul mercato. Il medico responsabile degli esperimenti, protagonista di questo romanzo di superlativa intelligenza, è chiamato a registrare gli effetti generati dalla sostanza su un piccolo gruppo di donne. Tra le cavie, interessate da reazioni genericamente riconducibili a stimoli di natura emotiva e sessuale, è la “numero 4” ad attirare in modo particolare l’attenzione del medico. I lunghi monologhi solo apparentemente disarticolati da quest’ultima prodotti sotto l’effetto della droga rivelano una cultura non certo banale e una ricchezza interiore di cui il dottore cade ben presto vittima. La donna si insinua così, prima incidentalmente e poi in modo più assiduo, nella vita del protagonista e di sua moglie, artista stimata in quel frangente penalizzata da una certa fiacchezza creativa. È così che, in un precipitare di eventi che suscita un’irrefrenabile curiosità nel lettore, la “nuova opera femminista ed egualitaria” messa a punto in laboratorio - di cui si appura l’effetto su un pubblico esclusivamente femminile - avvicina le due donne per poi farle scontrare, come inevitabile. Al centro il medico, sbigottito di fronte all’attrazione per la “numero 4” e perciò incapace di rispondere adeguatamente alla deriva isterica della consorte, piegata da una frustrazione sentimentale ed artistica al contempo. A profilarsi sarà la fine dell’unione matrimoniale o il tramonto di una passione divorante ma estemporanea? A svelarcelo con uno stile lucidissimo e tanto efficace da lasciarci senza scampo è l’eccellente scrittore e critico d’arte colombiano Juan Cárdenas, che in questo romanzo ricco di implicazioni sociali e politiche racconta la droga tanto come pericoloso strumento di distinzione quanto come rovinoso elemento di assoggettamento. “L’amore consumato di un tempo mi fa segno da lontano, come un naufrago”. 
PUBBLICATO SUL NUMERO DI MONDO PADANO DEL 12 OTTOBRE 2018
00:00|December 12, 2019
Microcosmi
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