Cinquanta ospiti nella Tenda di padre Francesco e tanti sono sfrattati. La responsabile Pierangela Cattaneo illustra l’andamento dell’accoglienza da quando la struttura è nata. Un crescendo di richieste alle quali si è sempre riusciti a dare una risposta, grazie alla generosità della gente

Se c’è una cosa che non è mai venuta meno è la generosità della gente. La Provvidenza sino ad ora ci ha sempre assistito». Le parole sono di Pierangela Cattaneo, responsabile di Casa Paola a Rivarolo del Re. La comunità fa parte della rete delle Tende di Cristo volute da padre Francesco Zambotti. In questi giorni la struttura registra il “tutto esaurito”: «Abbiamo 50 ospiti - spiega Cattaneo - un numero molto alto per noi. Le richieste di aiuto sono costanti».
Casa Paola, che è una vecchia cascina fatta a corte rimessa a nuovo, ospita famiglie e singoli che attraversano periodi di difficoltà. «C’è chi perde il lavoro e non riesce a mantenere la famiglia, chi ha minori a carico e non ce la fa ad assicurargli un tetto e i pasti, persone anziane o fragili che non possono stare da sole e non hanno familiari su cui contare. Altre che, in attesa della pensione, non hanno neppure un reddito minimo assicurato», spiega la responsabile. Alla struttura di Rivarolo del Re arrivano i bisogni più disparati. «Nella maggior parte dei casi - spiega Cattaneo - sono direttamente i Comuni a chiederci aiuto. In questo periodo, in particolare, spesso diamo risposte a situazioni di sfratto. Persone che si trovano in strada e che davvero non sanno a chi chiedere aiuto. Ancor di più se sono stranieri. Ma gli italiani non mancano di certo».
Le stanze a disposizione sono 22: due letti e un bagno. Ma ci sono anche...
Casa Paola, che è una vecchia cascina fatta a corte rimessa a nuovo, ospita famiglie e singoli che attraversano periodi di difficoltà. «C’è chi perde il lavoro e non riesce a mantenere la famiglia, chi ha minori a carico e non ce la fa ad assicurargli un tetto e i pasti, persone anziane o fragili che non possono stare da sole e non hanno familiari su cui contare. Altre che, in attesa della pensione, non hanno neppure un reddito minimo assicurato», spiega la responsabile. Alla struttura di Rivarolo del Re arrivano i bisogni più disparati. «Nella maggior parte dei casi - spiega Cattaneo - sono direttamente i Comuni a chiederci aiuto. In questo periodo, in particolare, spesso diamo risposte a situazioni di sfratto. Persone che si trovano in strada e che davvero non sanno a chi chiedere aiuto. Ancor di più se sono stranieri. Ma gli italiani non mancano di certo».
Le stanze a disposizione sono 22: due letti e un bagno. Ma ci sono anche...
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Katia Bernuzzi

