Cinquecento anni di storia tenuti in sospeso. Dopo l’impianto d’illuminazione e le sculture perennemente in corso d’opera dell’artista Mario Toffetti, la Cattedrale di Crema colleziona un’altra incognita, stavolta con radici secolari.
Cinquecento anni di storia tenuti in sospeso. Dopo l’impianto d’illuminazione e le sculture perennemente in corso d’opera dell’artista Mario Toffetti, la Cattedrale di Crema colleziona un’altra incognita, stavolta con radici secolari.
L’Annunciazione della Vergine, dipinta dal pittore cremasco Vincenzo Civerchio e datata 1523, lascerà l’abside centrale; al suo posto è stata collocata la pala d’altare raffigurante Santa Maria Assunta, cui è dedicata la chiesa. Scelta dettata dalla coerenza, così affermano i membri della Commissione per i restauri, il vero problema è però trovare una nuova collocazione all’imponente dipinto del Civerchio.
«La questione verrà discussa nuovamente con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Milano, che ha il compito di approvare o meno qualsiasi decisione riguardi le opere preziose contenute nel nostro Duomo, dai dipinti alle panche» afferma don Ersilio Ogliari, che è fra i membri della Commissione al lavoro.
L’Annunciazione della Vergine, dipinta dal pittore cremasco Vincenzo Civerchio e datata 1523, lascerà l’abside centrale; al suo posto è stata collocata la pala d’altare raffigurante Santa Maria Assunta, cui è dedicata la chiesa. Scelta dettata dalla coerenza, così affermano i membri della Commissione per i restauri, il vero problema è però trovare una nuova collocazione all’imponente dipinto del Civerchio.
«La questione verrà discussa nuovamente con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Milano, che ha il compito di approvare o meno qualsiasi decisione riguardi le opere preziose contenute nel nostro Duomo, dai dipinti alle panche» afferma don Ersilio Ogliari, che è fra i membri della Commissione al lavoro.
(L'INCHIESTA INTEGRALE SU MONDO PADANO IN EDICOLA DA VENERDI' 13)
00:00|September 12, 2013