Cultura & Spettacoli

Le sale intitolate ai politici E perchè non al mitico Mosconi?

Proposta per l'assessore Carletti: la Saletta dei Matrimoni potrebbe essere la scelta ideale

Già in passato, in questa rubrica, mi ero occupato del problema della intitolazione di strade e piazze a Cremona a illustri personaggi dell’arte e della cultura che sono stati ambasciatori della nostra città nel mondo, cantanti lirici come Modesti o Basiola - solo per fare due esempi - che si sono esibiti nei teatri più importanti del mondo, dalla Scala al Metropolitan, a cui sono stati dedicati angoli remoti nelle frazioni Bagnara o Picenengo, tanto da invalidare la bontà del gesto. Una questione su cui da qui in avanti dovrà farsi carico la nuova Commissione toponomastica del Comune da poco insediata e nella quale siedono, in veste di membri esperti, anche personalità come Franco Verdi e Davide Astori che - ne sono certo - potranno dare un contributo virtuoso, in tal senso. Parallelamente il Comune sta portando avanti, su iniziativa dell’assessore Paolo Carletti, una proposta a mio avviso interessante a livello di principio ma discutibile nella sostanza. L’amministratore ha infatti annunciato “l’intitolazione delle principali sale di Palazzo Comunale a rappresentanti della comunità cremonese che hanno avuto la più importante carriera politica, mentre per le sale più piccole la scelta è stata di individuare momenti storici che hanno segnato maggiormente la vita di Cremona”. I nomi individuati, per le sale più grandi, sono quelli di Leonida Bissolati, Ettore Sacchi, Pietro Vacchelli e Giovanni Cadolini, mentre per le sale più piccole si è optato per Sala dell’Elefante di Cremona, Sala della Sorpresa di Cremona e Sala della Battaglia Navale di Cremona. Per elaborare uno studio così lungo e accurato Carletti si è evidentemente valso di una consulenza scientifica tant’è che nel comunicato che ha fatto seguito a questa proposta si è sentito di ringraziare per la collaborazione “i colleghi Rodolfo Bona e Luca Burgazzi per il proficuo confronto, il Settore Cultura e Turismo e il conservatore del Museo Civico ‘Ala Ponzone’, Mario Marubbi”. ...
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Roberto Codazzi
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