In prima linea ci sono loro, i volontari. Che conoscono il territorio palmo a palmo, vanno incontro alle esigenze dei più deboli e, in molti casi, garantiscono preziosi servizi attribuiti ai Comuni. Come il trasporto sociale, ovvero il servizio che viene garantito ad anziani, disabili e persone non completamente autosufficienti per consentire loro di accedere alle strutture mediche ma anche per la spesa e altre commissioni. Ebbene, questo servizio, presente in modo capillare sul territorio, è gestito perlopiù da volontari, attraverso accordi e convenzioni con i Comuni. Sono una trentina le associazioni in campo, impiegano 45 autovetture con il coinvolgimento di ben 970 persone. Questi i dati emersi dalle rilevazioni effettuate in sinergia dall’Azienda Sociale Cremonese e dal Centro Servizi per il Volontariato di Cremona, che hanno mappato la situazione in tutta la provincia attraverso questionari somministrati ai Comuni e alle associazioni. Le rilevazioni effettuate sono ora il punto di partenza di un percorso che mira a rendere il trasporto sociale sempre più strutturato, secondo le intenzioni espresse dal direttore dell’Azienda, Ettore Uccellini, in accordo con il presidente del Cisvol Giorgio Reali.
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00:00|November 26, 2013
Giorgia Cipelli