IL METODO – Il modello è ormai applicato ai più svariati settori: dai trasporti alla sanità, all’edilizia residenziale. È il sistema delle aggregazioni territoriali, che in Regione Lombardia sta ispirando da tempo una serie di decisioni che impattano sensibilmente sui territori. Così come è stato con la creazione delle Agenzie dei trasporti, dove Cremona è accorpata con Brescia, Bergamo e Mantova, anche per le Asl sono in discussione ipotesi di accorpamento tra realtà territoriali. Allo stesso modo, nel campo dell’edilizia residenziale sono al vaglio gli accorpamenti delle Agenzie Lombarde per l’Edilizia Residenziale (Aler). Nuove aggregazioni, diversi criteri di gestione e una differente governance sul piano locale possono naturalmente tradursi in differenti ricadute sull’utenza, ovvero sui cittadini. Ecco perché è un tema che val la pena di seguire.
Prima con la sola Mantova, poi con Lodi e Pavia. Infine, con Brescia e Mantova. Anche se l’ultima parola ancora non è detta, e spetta al Consiglio Regionale, che sui nuovi accorpamenti delle Agenzie Lombarde per l’Edilizia Residenziale (Aler) deciderà con il voto di martedì 26 novembre in aula. C’è ancora incertezza, dunque, sul futuro dell’Aler di Cremona, l’Azienda che nel nostro territorio gestisce un patrimonio di 3.898 alloggi a canone sociale, cui si aggiungono 2.836 tra posti auto e box, 39 unità commerciali e 2.391 alloggi comunali.
Ieri l’ultimo (in ordine cronologico) capitolo del difficile Risiko degli accorpamenti territoriali iniziato con la proposta del presidente Maroni di ridurre ad una sola le attuali tredici agenzie lombarde. In Commissione Territorio della Regione Lombardia è andata in discussione la proposta presentata dall’apposito gruppo di lavoro e dalla Giunta lombarda. La proposta, in particolare, prevedeva accorpamenti territoriali per arrivare a cinque agenzie: Milano; Cremona/Lodi/Pavia; Brescia/Mantova; Bergamo/Lecco/Sondrio; Busto Arsizio/Como/Monza e Brianza/Varese.
Ieri l’ultimo (in ordine cronologico) capitolo del difficile Risiko degli accorpamenti territoriali iniziato con la proposta del presidente Maroni di ridurre ad una sola le attuali tredici agenzie lombarde. In Commissione Territorio della Regione Lombardia è andata in discussione la proposta presentata dall’apposito gruppo di lavoro e dalla Giunta lombarda. La proposta, in particolare, prevedeva accorpamenti territoriali per arrivare a cinque agenzie: Milano; Cremona/Lodi/Pavia; Brescia/Mantova; Bergamo/Lecco/Sondrio; Busto Arsizio/Como/Monza e Brianza/Varese.
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Federico Centenari

