Ecco dieci varianti del grigiorosso
che hanno segnato la storia del club
Nello stemma della città, il braccio che tiene la “bala” si staglia su fondo blu. La storia poi ha consacrato il grigio e il rosso come i colori cremonesi per eccellenza, grazie anche (soprattutto) alle gesta della squadra di calcio che da 110 anni calca i campi della Penisola.
Così non dovrebbe stupire eppure colpiscono l’occhio il colletto e le finiture delle maniche della nuova divisa grigiorossa. “È tempo di volare”, recita lo slogan della campagna abbonamenti, e un pezzo di cielo finisce pure sulle casacche.
Giusto i dettagli sulla prima maglia, molto di più sulla seconda, un inedito grigio-blu a strisce verticali, mentre la terza resta integralmente grigio-acciaio.
Le novità come sempre fanno discutere, soprattutto l'uso del blu in questo caso che rappresenta la variazione più evidente rispetto alle casacche più tradizionali e a quelle degli ultimi campionati. Ma non una novità assoluta, visto che nella sua storia la Cremo ha vestito altre volte il blu, come seconda o terza maglia. Nessuna rivoluzione dunque, solo una nuova tappa di una lunga collezione di modelli che, dal bianco e lilla del 1913 fino alle discutibili fantasie romboidali degli anni Novanta, hanno descritto in colori e immagini tutti i passaggi dell’esistenza della Usc.
Ripercorrerla attraverso archivi e raccolte storiche è un viaggio nel tempo e nella passione sportiva di una città che dentro quelle maglie, sul prato dello Zini, ha visto sfilare tanti campioni e anche tante meteore, quelli su cui anche in fotografie vecchie di decenni non ti puoi sbagliare e quelli a cui è diventato difficile associare un nome senza tentennare. Entravano in campo insieme, però. Tutti con la maglia pulita. Ed uscivano zuppi, con magliette strappate, sporche d’erba e fango.
Ne abbiamo scelte dieci, tra le più significative o curiose. Ognuno poi avrà la sua preferita, qualcuno non la troverà tra queste. Questione di gusti, ma soprattutto di ricordi.
1913
L’Unione Sportiva Cremonese, nata da 10 anni, si iscrive alla Figc
Le prime maglie sono bianco-lilla i colori scelti dai fondatori della “Società del litro” (e il litro di vino come simbolo)
1914
Maglia grigia con ampio collo rosso. I nuovi colori sociali (ufficialmente “grigio-ferro-rosso”) debuttano
il 20 settembre 1914 in un’amichevole con il Vicenza
1953
La riga verticale grigio-rossa diventa un marchio. Nel 1953 in occasione delle celebrazioni per il 50° la Cremonese fa realizzare casacche speciali a quadrettoni
1976-77
Anche il ct Azzurro Cesare Prandelli nelle foto ricordo con la maglia poco celebrata con una caratteristica
banda verticale grigia spostata a sinistra su fondo rosso
1977-78
Il grigio e il rosso restano i colori della Cremonese ma si vede anche il blu della maglia di riserva in stile Nazionale con pantaloncini bianchi
1980-81
Grande novità. Per la prima volta compare uno sponsor sulle casacche della Cremo. La scritta “Grana Padano” si intona bene sulla casacca bianca con bande orizzontali
1983-84
La Puma introduce una novità di stile su seconda (bianca) e terza maglia (blu) righe sottili verticali grigie e rosse per un effetto “gessato” che però resta una rarità
1995-96
Gli anni Novanta regalano grandi soddisfazioni sportive ma anche qualche sperimetazione discutibile sul piano estetico come i rombi firmati Uhlsport dall’effetto vagamente optical
2001-02
Tra le tante variazioni sul tema della riga verticale anche la banda larga con rosso al centro e sulle maniche e colletto piegato in stile “polo”
2011-12
Un concorso coinvolge i tifosi nel disegno della nuova maglia. La vincitrice ha banda stretta e introduce
delle sottili “corde di violino” all’interno delle righe verticali
2013-14
Restano le corde del violino. Le novità più evidenti del nuovo modello firmato Acerbis saranno il colletto
e gli inserti sulle maniche di colore blu per la prima maglia che avrà il dorso completamente rosso (con numero giallo). Inedita la seconda maglia a fondo blu con bande verticali grigio-acciaio
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