In un “Documento” il rimando a un testo più antico nascosto nella cripta di San Sigismondo
Oak Island e il tesoro maledetto è una fortunata serie televisiva in onda da qualche anno su History Channel, che qualche mese fa ha trasmesso i nuovi episodi, in cui si narrano le imprese dei due fratelli Rick e Martin Lagina, archeologi improvvisati alla ricerca del misterioso tesoro dell’isola di Oak, nella contea di Lunenberg nel sud della Nuova Scozia in Canada. Quest’isola è divenuta famosa perchè nel 1795 vi è stato ritrovato quello che sembrava e sembra un misterioso pozzo di origine non naturale che nelle sue profondità celerebbe un inquietante segreto. Un ragazzo, Daniel McGinnis, mentre passeggiava, venne incuriosito da una depressione del terreno situata vicino ad una vecchia quercia, tra i rami della quale spiccava un palanco, una sorta di carrucola usata anche sulle navi. Il giorno dopo Daniel, in compagnia di due amici al corrente di antiche leggende locali su pirati e tesori nascosti, iniziarono gli scavi. Ma ben presto si resero conto che quella depressione nascondeva un pozzo assai particolare. Andando in profondità, ogni tre metri trovavano una piattaforma di tavole in legno di quercia ma, arrivati al terzo strato, furono costretti ad abbandonare l’impresa, troppo ardua per loro. Nacque così la leggenda di Oak Island. Quel pozzo prese il nome di Money Pit, il pozzo del denaro. Nel 1802, una compagnia privata, la Onslow Company, dando credito alle storie, riprese gli scavi. Furono trovati alcuni strati di carbone e argilla ma, soprattutto, fibre di cocco, che sicuramente non erano del luogo, perché in Canada la palma da cocco non cresce. A 30 metri di profondità il morale degli uomini andò alle stelle. Si trovarono di fronte a un’enorme lastra di pietra che recava incisioni indecifrabili...
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00:00|September 24, 2020
Fabrizio Loffi