Silvana Comaroli è al suo quarto mandato parlamentare: ha dunque vissuto da protagonista l’ultima parte dei 40 anni della Lega. Ma conta molti più anni di militanza. Rammenta infatti, con un pizzico di nostalgia, la sua candidatura a sindaco di Soncino nel 1996 a 29 anni, scheda con il simbolo della Lega nord, competizione finita con un brillante secondo posto su 5 candidati. «Sono ormai vicina ai 30 anni di militanza. Il primo flash? Una conferenza di Gianfranco Miglio a Brescia dove parlava di economia, delle macroregioni. Le sue teorie mi hanno affascinata. Da là è cominciato il mio cammino con la Lega».

Bossi, Maroni e Salvini, ovvero la storia della Lega. Conosciuti di persona, che effetto facevano?
«Bossi l’ho conosciuto al giornale La Padania nel 1997, io lavoravo in amministrazione. Il suo intuito politico era proverbiale. Alcune sere, si fermava a parlarci di politica, degli scenari che intravedeva. Ancora oggi mi dico: questo l’aveva detto l’Umberto e aveva ragione. Di Roberto Maroni ricordo la sua visita a Soncino per la festa della Lega: era ministro dell’Interno, con tutti gli impegni che aveva… Ha dimostrato tutta la sua umiltà. Una persona rispettata da tutti sia da ministro dell’Interno che da Presidente della Lombardia. Un riguardo che potrei paragonare a quello di cui oggi godono Giorgetti e Calderoli. L’aula si zittiva per ascoltare Giorgetti, uomo di poche parole ma di straordinaria efficacia».

In effetti, sulle norme europee per le case green ha detto: “bella idea, ma chi paga?”
«Si, a tutti i cittadini, credo, piacerebbe avere un’abitazione in cui si risparmia energia. Ma a carico di chi può essere il costo dei lavori? Teniamo conto che, nei nostri centri storici, non si muove un mattone senza l’assenso della Sovrintendenza…»

<+S NERO>Giorgetti e Calderoli, dice. Calderoli, però, quella volta che è andato in tv da Biagi con la maglietta contro l’Islam…<+S TONDO>
«Lo so, si fa sempre riferimento a quell’episodio. Da fuori può sembrare un po’ rude, ma è un grandissimo lavoratore. Chi gli lavora vicino ha una grande stima di lui, apprezza l’impegno che ci mette e la competenza acquisita in anni di studio».

La sua la legge sull’Autonomia diversificata che approderà a Montecitorio a fine mese. Non le sembra che non ci sia questa grande fretta di approvarla? Forza Italia non esclude un rinvio visto i 200 emendamenti da discutere in commissione.
«L’opposizione farà ostruzione, non abbiamo dubbi. Noi siamo compatti e la approveremo. Era nel programma della coalizione, non è quindi una sorpresa, tutti sapevano che doveva essere approvata».
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Paolo Carini

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