Qualche giorno fa si è spento Augusto Galli, storico presidente di Autostrade Centropadane. Lo ricorda Francesco Acerbi, un altro volto simbolo della società che ha diretto per 15 anni, fino al 2014.

Conobbi Galli nella primavera 1999: Centropadane spa mi chiese una mano per risolvere un contenzioso con una impresa. In realtà ci ritrovammo perchè entrambi avevamo frequentato il Beltrami, lui sponda ragioneria io geometri. Il progetto industriale di Centropadane era di realizzare 24 opere in 11 anni per 702 miliardi in lire. Esaurita la disputa con accordo tra le parti, discutemmo di un possibile accordo tra noi per la direzione della Societa che lui presiedeva e che da giugno 1999 necessitava di un nuovo direttore generale. Fu cosi che iniziò il nostro percorso comune durato sino al maggio 2014. Galli era un dirigente industriale esperto in finanza e gestione aziendale con esperienze in multinazionali, contributo essenziale nella gestione della Societa. Rifletteva la sua capacita nel rapporto fiduciario con gli azionisti che lo confermarono alla guida per 18 anni.
Le opere che si realizzano per la quasi totalità sono lì a dimostrarlo, le rimanenti vengono progettate. L’azienda, tra il 2000 e il 2014, da lavoro a oltre 200 lavoratori diretti e a non meno d 500 lavoratori indiretti, con punte di oltre 1.000 tra il 2008 e il 2013, in piena crisi economica. Questo è Augusto Galli, con sobrietà e tenacia, stile che caratterizza i componenti della società e che gli viene riconosciuto in campo nazionale. Pensando al futuro, vince la gara regionale per la concessione della autostrada regionale Cremona-Mantova, è socio della Brebemi, contando di poterla gestire, cosa che gli viene negata, rende ai soci una società risanata e con in pancia crediti poi divenuti esigibili di 80milioni di euro almeno. Galli diceva di essere un ragioniere di campagna: se posso dire, è l’esempio di quanto nella vita professionale contino la preparazione, l’educazione familiare la passione e un grande buon senso. Ho perso un amico e so che gli sto facendo torto per quant’altro ha fatto e io non ho raccontato. Scusa, ma come mi hai sempre detto, io sono uno “scurton”.

Francesco Acerbi

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