Andrea Mattioli, dal Politecnico di Cremona a “fabbricadigitale”, racconta il suo percorso: «Studiare è una grande opportunità di conoscenza, ma deve anche essere un piacere»
Prosegue il nostro viaggio di ascolto delle esperienze dei primi ingegneri del Politecnico di Cremona. In questo numero riportiamo quella del cremonese Andrea Mattioli che lavora come Human Resources Manager di “fabbricadigitale”, Mindicity e Engooh. Dopo aver ottenuto nel 1991 il diploma di ragioniere programmatore all’Istituto Beltrami, frequentò la triennale di Ingegneria Informatica ed automatica della nascente sede staccata del Politecnico di Milano nella nostra città.
Ha ricevuto consigli da qualcuno per la scelta universitaria?
«Non proprio. Nel 1991 il mondo dell’informazione era molto diverso da oggi, c’erano meno canali da cui attingere consigli, conoscere esperienze… per intenderci il fenomeno dell’infodemia non esisteva proprio. All’epoca a Cremona l’università era per certi aspetti agli albori con la nascita del triennio di Ingegneria informatica e automatica e quale miglior occasione per un neodiplomato di mettersi alla prova? Rispetto al tempo che ora viviamo le possibilità erano più limitate, davanti al bivio “o studi o lavori”, ho scelto lo studio»...
«Non proprio. Nel 1991 il mondo dell’informazione era molto diverso da oggi, c’erano meno canali da cui attingere consigli, conoscere esperienze… per intenderci il fenomeno dell’infodemia non esisteva proprio. All’epoca a Cremona l’università era per certi aspetti agli albori con la nascita del triennio di Ingegneria informatica e automatica e quale miglior occasione per un neodiplomato di mettersi alla prova? Rispetto al tempo che ora viviamo le possibilità erano più limitate, davanti al bivio “o studi o lavori”, ho scelto lo studio»...
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00:00|May 18, 2023
Paolo Fornasari