Graffiti

La scaramanzia? Non esiste però un po' ci credo...

Entrare in campo sempre con lo stesso piede, baciare catenine o tatuaggi, cravatte, acquesante, canzoni talismano... Nel calcio la scaramanzia ha sempre avuto un posto di rilievo: «La scaramanzia esiste, eccome – conferma Luigi Simoni, direttore tecnico della Cremonese –. Quasi tutti quelli che entrano in uno spogliatoio hanno il proprio rito. È normale, in un mestiere dove, fortuna e casualità possono essere importanti».
E lei, ha qualche abitudine scaramantica?
«Non sono particolarmente scaramantico. C’è stato però un momento nella mia carriera da giocatore in cui facevo attenzione a certi dettagli. Ero stato un po’ condizionato dal presidente Anconetani quando ero a Pisa. Lui era più che superstizioso: ogni domenica passava a spargere un sacco di sale ai piedi della curva».
Ha conosciuto anche tanti giocatori. Ricorda qualche abitudine particolare?
«Sinceramente da allenatore non ci ho mai fatto molto caso. Sì magari qualche santino sotto i parastinchi o la stessa maglietta tutte le settimane sotto alla divisa... Ma la maggior parte dei superstiziosi pensano che funzioni solo se rimane segreto. Come i desideri con le stelle cadenti».
Trapattoni versa l’acqua santa, Mancini ha la sciarpa, Galliani ha la cravatta gialla, Spinelli l’impermeabile... non sono solo i giocatori ad essere scaramantici.
«È vero, ho visto allenatori con il cappotto in piena estate e in maniche di camicia con il termometro sotto zero. Si spera sempre in un aiutino... dall’esterno. Se poi si ha la sventura di vincere al primo tentativo ci si può illudere che duri per sempre».
I NOSTRI INTERVISTATI – Beatrice Degani, studentessa, Crema: «Prima di ogni interrogazione o compito in classe particolarmente ostico indosso un bracciale che ho acquistato tanti anni fa. Lo considero il mio talismano segreto. A volte ammetto che non funziona ma mi serve per scacciare un po’ di tensione».
Beppe Arena, attore e regista, Cremona: «Prima di uno spettacolo teatrale gli attori mi danno una pacca benaugurante sul sedere. E’ un rituale inventato dalla mia amica Maria Rosaria Omaggio: quando abbiamo lavorato insieme ha funzionato, e da allora lo ripeto sempre».
Riccardo Taverna, motociclista, Crema: «Tutte le volte che parto per un viaggio in moto colpisco la sella con due pacche e le sussurro di non fare scherzi. Poi, per andare sul sicuro, tengo anche un portafortuna di Padre Pio nel sottosella. Ammetto di non essere religioso, ma non si sa mai».
Alessandro Montaldi, canottiere, Baldesio: «Solitamente non mi affido a numeri, frasi, o gesti, ma è da qualche tempo che quando affronto una gara indosso sempre un paio di calzettoni neri. Sempre gli stessi. Questi calzettoni ormai sono diventati per me un amuleto immancabile».
Sebastiano Giordani, chitarrista cremasco della band Caponord: «Prima di esibirci non abbiamo particolari riti scaramantici, piuttosto la necessità fisica e mentale di isolarci: ognuno si chiude in se stesso, a fare i conti con la propria adrenalina nella pancia. Poi, un attimo prima di salire, ci ritroviamo e ci chiudiamo in un abbraccio a cerchio: lì ognuno dice qualcosa agli altri. Nel mondo della discografia, comunque, la scaramanzia abbonda: una volta, per esempio, avevamo scelto la fotografia di un pavone bianco come copertina di un disco, ma ce l'hanno fatta cambiare, a quanto pare porta sfortuna!».
Eros Barcellari, ballerino professionista e insegnante: «Ad ogni spettacolo porto con me qualcosa che ho utilizzato nell'esibizione precedente: le scarpe, una cintura, una cravatta... qualcosa che costituisca un legame! È nato tutto per caso quando agli inizi facevo i "saggi di fine anno" e si cercava di contenere i costi sull' abbigliamento riciclando qualche accessorio che giá avevamo acquistato in passato. Mi fa sentire "a posto", come portare una bottiglia di vino ad una cena tra amici o una rosa al primo appuntamento...».
00:00|October 10, 2013
Condividi:

Chi siamo

Il nuovo Mondo Padano riporta in edicola la storica testata di Cremona.
L'intento è quello di salvaguardare le tradizioni di questo territorio e di proiettarle nel domani, in un disegno di progresso e sviluppo.
Come in passato, il giornale esce ogni settimana al venerdí, diviso in due parti distinte e caratteristiche.
Una parte dedicata all'attualità, con inchieste, indagini e approfondimenti su cronaca, cultura, spettacoli, storia, arte, costume, società, turismo e sport legati all'intero territorio cremonese.
Il giornale si caratterizza per un dorso economico in carta salmonata, dedicato alle imprese, ai giovani e al lavoro, all'università, alle professioni, alle associazioni di categoria e al sindacato.
Informazioni
  • Direttore Responsabile: Alessandro Rossi
  • Direttore Editoriale: Lucio Dall'Angelo
  • Redazione: Piazza Roma, 7 - 26100 - Cremona (CR)[email protected]
  • Telefono Centralino: 0372.080727
  • Fax: 0372.080739
  • Pubblicità: 328.0947895

Informazioni

  • Direttore Responsabile
    Alessandro Rossi
  • Direttore Editoriale
    Lucio Dall'Angelo
  • Redazione
    Piazza Roma, 7 - 26100 - Cremona (CR)
    [email protected]
  • Telefono Centralino
    0372.080727
  • Fax
    0372.080739
  • Pubblicità
    328.0947895
© 2025 - Tutti i diritti sono riservati
Direttore responsabile: Alessandro Rossi | Direttore editoriale: Lucio Dall'Angelo
R.E.A. n.135964 | Iscr. Reg. imprese Cremona n. 01115570192 | C.F./P.iva 01115570192 | C.S. euro 43.758 ii
Iscritto nel pubblico registro presso il Tribunale di Cremona al numero 154 dal 29 agosto 1981