«In certi casi, candidarsi non è solo un diritto, ma anche un dovere». Quello che, a tutti gli effetti, potrebbe interpretarsi come l’annuncio ufficiale della ricandidatura di Oreste Perri, arriva alla fine di una breve chiacchierata telefonica. Una conversazione partita dal banale pretesto offerto dalla lettera inviata giorni fa dal sindaco ai suoi assessori, ai consiglieri delegati e ai dirigenti comunali. Nel testo il sindaco chiede in sostanza un rendiconto di fine mandato, un elenco puntuale delle cose fatte sino ad ora.
Ad accendere i riflettori su quella che sarebbe potuta restare una semplice comunicazione di lavoro, il passaggio a metà lettera, laddove Perri annota: “In vista della scadenza elettorale, vi chiedo un ulteriore sforzo, per elaborare un documento sintetico con un taglio più politico-strategico, che sintetizzi il lavoro svolto sino ad ora, in modo da mettere in luce gli interventi e i risultati raggiunti, per dare una visione d’insieme alla mission e ai valori perseguiti, secondo una logica di indirizzi e scelte condivise”.
Grandi manovre per preparare il terreno in vista del secondo mandato? «La lettera chiede un semplice rendiconto di quanto abbiamo fatto – spiega il sindaco al telefono –. Serve a noi, ma anche ai cittadini, perché non sempre ci si ricorda delle tante cose fatte in questi anni». «Quello che è stato fatto – incalza Perri – è stato fatto, mentre ciò che verrà fatto dopo, se mi ricandiderò, verrà deciso al momento della ricandidatura. Una candidatura che ha senso, però, se si basa sulla condivisione di un programma».
Ad accendere i riflettori su quella che sarebbe potuta restare una semplice comunicazione di lavoro, il passaggio a metà lettera, laddove Perri annota: “In vista della scadenza elettorale, vi chiedo un ulteriore sforzo, per elaborare un documento sintetico con un taglio più politico-strategico, che sintetizzi il lavoro svolto sino ad ora, in modo da mettere in luce gli interventi e i risultati raggiunti, per dare una visione d’insieme alla mission e ai valori perseguiti, secondo una logica di indirizzi e scelte condivise”.
Grandi manovre per preparare il terreno in vista del secondo mandato? «La lettera chiede un semplice rendiconto di quanto abbiamo fatto – spiega il sindaco al telefono –. Serve a noi, ma anche ai cittadini, perché non sempre ci si ricorda delle tante cose fatte in questi anni». «Quello che è stato fatto – incalza Perri – è stato fatto, mentre ciò che verrà fatto dopo, se mi ricandiderò, verrà deciso al momento della ricandidatura. Una candidatura che ha senso, però, se si basa sulla condivisione di un programma».
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00:00|November 15, 2013
Federico Centenari
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